LA DIFESA A ZONA NEL FUTSAL

Oggi, l’amico Davide Gottuso, allenatore in seconda del Russi Calcio a 5 di serie B, ci parla della difesa a zona nel futsal.
Principalmente il modo di difendere nel calcio a 5 si divide in 3 categorie:
- Difesa A Zona
- Difesa A Uomo
- Difesa Mista
La prima prevede che ogni giocatore difendente si occupi della propria porzione di campo che può variare in base a cosa sta succedendo in campo ma soprattutto in considerazione della posizione della palla.
La difesa a uomo invece prevede che ogni giocatore difendente sia responsabile di un giocatore avversario che prevede un cambio di posizione di campo costante.
Quella mista è una vera e propria unione di quelle sopracitate. Di fatto avremo uno o più giocatori difendenti che marcheranno il loro uomo e uno o più difendenti che presenzieranno la propria zona di competenza.
E’ importante sottolineare con ogni tipo di difesa si suddivide poi in due categorie, con cambi di marcatura o senza cambi di marcatura.
Oggi ci occuperemo della difesa a zona. Nelle alte categorie (A1 – A2 principalmente e in parte in serie B) la velocità di gioco e la capacità degli interpreti ha portato la maggior parte degli allenatori a prediligere la difesa a Uomo anche se nelle situazioni di palla inattiva (angoli, rimesse laterali e punizioni) e nelle situazioni speciali (inferiorità numerica e quinto di movimento) si tende a sfruttare maggiormente la difesa a Zona.
Nella difesa a Zona, come sottolineato prima, ogni giocatore difendente è responsabile di una porzione di campo, in questa sua zona marcherà gli avversari che vi entrano, inoltre all’interno della propria zona ogni giocatore si muoverà in modo da garantire collaborazione con le zone adiacenti in modo da garantire la copertura della porta e delle linee di passaggio, i movimenti saranno dettati quindi dalla posizione della palla rispetto alla porta e dalla posizione degli avversari.
La caratteristica principale che permette ad una difesa a Zona di essere efficace è la forte pressione sul portatore di palla avversario.
Nella difesa a Zona si tende a coprire le zone di campo più pericolose, di conseguenza ci sarà più densità nella parte centrale del campo, per esempio un laterale avversario posizionato quasi sulla linea laterale verrà marcato rimanendo all’interno della zona di campo tra lui e la porta senza farsi portare troppo distante dalla zona centrale di campo.
I difendenti rossi 3 e 4 non seguono all’esterno i laterali avversari ma presiedono la zona centrale del campo.
In figura notiamo come ci sia forte pressione sul portatore, il centrale difensivo rosso (2) marca l’uomo entrato nella sua zona di competenza e i due laterali rossi (3 e 4) pur non perdendo di vista l’avversario sulla propria fascia di competenza, aspettano in una posizione di campo più centrale in modo da dare maggiore copertura alla zona di campo centrale, senza dubbio più pericolosa per la difesa della nostra porta.
La Difesa a Zona ha sicuramente dei pregi e dei difetti rispetto agli altri metodi difensivi, tra i vantaggi troviamo sicuramente questi:
- Maggior copertura della zona centrale del campo
- Tutti i difendenti saranno sempre sotto la linea della palla tranne in alcune situazioni di palla inattiva
- Minor dispendio di energie fisiche
- Maggiore possibilità di trovarsi in superiorità numerica nella zona di svolgimento dell’attacco
A sfavore invece avremo:
- Maggior dispendio di energie mentali
- Maggiore capacità di comunicazione tra i difendenti
- Maggior tempo di allenamento per apprendere i meccanismi difensivi e i movimenti
- Maggior probabilità di pagare un errore di posizionamento o di esecuzione di una diagonale difensiva
Proposta di esercitazione
Si giocherà un 4 vs 4 con 2 sponde offensive, i laterali quando sono in fase difensiva non possono uscire dalla propria zona di competenza, nella circostanza la propria metà campo dalla linea laterale alla linea del tiro libero.
Se la palla verrà passata ad una delle sponde laterali, questa prenderà in mano il pallone e la sponda opposta giocherà palla ai suoi compagni.
Questa esercitazione porterà i due laterali a chiudere la linea di passaggio all’avversario nella propria zona di competenza e costringerà tutta la difesa ad adeguarsi ai vari cambi di fronte.
In una seconda fase si possono aggiungere due sponde offensive per i bianchi e giocare a tutto campo con entrambe le squadre a dover difendere il cambio di fronte.
Davide Gottuso, attualmente vice allenatore prima squadra (Serie B) e under 19 Nazionale del Russi Calcio a 5. In passato Allenatore del Forli Calcio a 5 (C2 e C1) e Polisportiva 1980 (C2).
Abilitazione FIGC allenatore di calcio a 5 conseguita presso Comitato Regionale Emilia Romagna nel 2019
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