Cambi di marcatura e riorganizzazione difensiva

Ieri sera dopo tanto tempo (troppo direi!) che non allenavo più nel calcio a 5 mi sono divertito a fare esercitazioni e partitelle in palestra.
Argomento chiave dell’allenamento è stato ragionare sulla fase difensiva nel futsal analizzando un aspetto preciso: il cambio di marcatura.
Aspetto che in generale si può riprendere anche nel calcio a 11.
Quello di ieri sera è stata una serata molto piacevole con persone che non conoscevo (a parte il mister che è un caro amico) che sono state disponibili in campo e spettacolari nel terzo tempo.
A parte la compagnia devo dire anche che mi sono proprio divertito perché dopo qualche anno che sono nell’ambiente del calcio a 11 ritornare in palestra mi ha fatto apprezzare in modo particolare la velocità di esecuzione, l’attenzione alle posture e la voglia di lavorare in spazi ristretti con molta intensità per trovare strategie utili da utilizzare in partita.
Nelle due ore che avevo a disposizione mi sono concentrato in modo specifico su alcuni principi chiave, comprensibili in qualunque situazione per permettere al giocatore di ricordarli facilmente e fare quindi la sua scelta in ogni situazione che gli si ponga davanti.
Siamo partiti subito con i cambi di marcatura. Prima indicazione ai giocatori: “Si fa solo se c’è una pressione forte sulla palla”.
Il cambio di marcatura normalmente viene fatto per aumentare la probabilità di intercettare il pallone durante il possesso avversario.
Non posso permettermi, però, come avviene spesso nel campo a 11 di sbilanciarmi o lasciare troppo spazio altrimenti favorisco “il ventre molle” (espressione che è molto piaciuta ai giocatori); cioè sbilanciarsi e creare spazi dando la possibilità concreta all’avversario di andare in porta e fare goal.
Quindi in qualunque situazione si trovi il giocatore, per effettuare un cambio di marcatura, la prima condizione fondamentale è che ci sia pressione forte sulla palla.
Facciamo un esempio di una esercitazione fatta ieri sera.
Difesa alta con un attacco schierato 3 – 1 con pivot.
Principio. Sulla rimessa effettuata dal portiere si deve chiudere il centro evitando così il lancio dell’estremo difensore verso il pivot.
Quindi i giocatori dovranno posizionarsi in una prima linea difensiva per fare in modo che il portiere debba per forza scaricare la palla su qualcuno dei 3 giocatori di difesa (1, 2 o 3) mentre la nostra difesa assume un posizionamento a 4 linee difensive (ovviamente quella non indicata in figura è quella del portiere).
Nell’esempio una volta effettuata la rimessa dal portiere sul giocatore 2, il nostro giocatore B effettuerà una forte pressione sulla palla, cercando di coprire la fascia per evitare che il giocatore 2 possa scaricare la palla lungolinea.
Contemporaneamente, il difendente opposto alla palla, in questo caso il giocatore C, coprirà il centro del campo creando una seconda linea difensiva e, contemporaneamente, farà una copertura ai giocatori A e B.
L’ultimo uomo (D) cercherà di giocare in anticipo sul suo marcatore (terza linea difensiva) ed il portiere giocherà più avanzato, 6-7 metri dalla propria porta (quarta linea difensiva).
L’obiettivo è portare il giocatore 2 a giocare la palla orizzontalmente perché in questo caso possiamo avere più probabilità di intercettare il pallone anche valutando il cambio di marcatura tra il giocatore A e C.
Se il giocatore 1 infatti fa un taglio senza palla il giocatore A può valutare se cambiare marcatura (in questo caso A cambierà marcatura, prendendo il giocatore 3 perché alle spalle sa di essere coperto da C e C prenderà il taglio del giocatore 1).
Il giocatore A rimarrà sulla linea di passaggio per cercare di intercettare la palla.
Ovviamente ieri non sono entrato nel merito della fiducia nella propria organizzazione difensiva (condizione fondamentale per far funzionare le cose) perché ho visto un gruppo coeso, ben preparato, collaborativo e voglioso di mettersi alla prova e anche perché conoscendo bene il mister so che su questo aspetto ci lavora veramente tanto!
Ricapitolando (essenziale farlo per stabilizzare i concetti appresi) a mio parere un cambio di marcatura si effettua quando la palla è fortemente pressata, se ho copertura alle mie spalle e quando l’attaccante entra nel mio campo visivo.
Piccole pillole che però parlando a tavola di tante situazioni di gioco sono ritornate tante volte in ballo perché applicabili sempre e comunque.
Direi obiettivo raggiunto!
Questi argomenti sono in continua evoluzione e sviluppo.
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