Allenamenti individuali – Una splendida opportunità

La delicatissima situazione in cui da tanti mesi siamo immersi ha cambiato e sta cambiando radicalmente tanti pezzi delle nostre vite e gli strascichi saranno sicuramente indelebili.
Come dicono in tanti, il calcio è la”cosa più importante delle cose non importanti”; questa premessa è sicuramente doverosa, e il nostro pensiero e le nostre paure sono sicuramente indirizzate verso la salute nostra e dei nostri cari.
Tuttavia il nostro è un blog per appassionati, e ci stiamo rendendo sempre più conto che la passione verso qualcosa (nel nostro caso il calcio) in situazioni durissime come questa funge da ancora di svago e salvezza.
Nelle ultime due settimane e in particolare modo negli ultimi 4 giorni, preso atto dello stop della maggior parte delle competizioni dilettantistiche, c’è stata una pesante discussione sulla tematica allenamenti: allenamenti individuali…si può o non si può?
I chiarimenti di oggi sembrano aver concesso questa possibilità, già testata tra l’altro la scorsa settimana nelle categorie provinciali.
Sicuramente tra gli addetti ai lavori non sono mancate le polemiche. Tanta gente non riesce a digerire il fatto di privare il calcio del contatto e delle partitelle (“non è calcio”), mentre tanti allenatori tendono a snobbare questa nuova situazione (“gli facciamo dare due calci “).
C’è un’altra categoria di allenatori, come il sottoscritto, che ritengono questa nuova modalità di allenamento una opportunità d’oro.
Molto spesso, durante l’anno, molte volte ci facciamo condizionare dai risultati del sabato…sfido chiunque a dire il contrario! Pur coscienti di essere in torto, nella risicata ora e mezza di allenamento molto spesso rischiamo di “trascurare” la crescita del singolo ragazzo per diventare strateghi e preparare LA PARTITA di campionato.
Siamo sinceri, come è in grado di farci vivere con quella bella sensazione di emozione nel cuore e nello stomaco, allo stesso tempo il campionato indubbiamente porta pressione e condizionamenti! Sfido chiunque a dire il contrario.
Il blocco delle competizioni ci ha fatto riscoprire questa dimensione di allenamento senza contatti e a distanza. Su cosa buttarsi? Come suggerisce la parola “individuale”, sul singolo!
Personalmente ho riscoperto in questi primi nuovi allenamenti un clima sereno e un dolce scorrere del tempo…senza “fuoco sotto il sedere”!
I bambini, alleno i 2012, sono ben coscienti di queste regole e che per un po’ non potranno fare partitelle o esercitazioni situazionali e questo ci sta aiutando molto.
Così, con massima calma, c’è tutto il tempo di dedicarsi alla loro crescita motoria e alla tecnica individuale, senza nessun’altro tipo di pensiero e preoccupazione.
Ovviamente la fantasia è fondamentale per creare esercitazioni che siano coinvolgenti e divertenti, ma una volta trovata la chiave questo lavoro sul singolo si rivelerà veramente molto prezioso.
Non tutti i mali vengono per nuocere; sento di non esagerare esclamando che i nostri ragazzi inizieranno a vivere la dimensione di allenamento migliore in assoluto per poter apprendere ciò che avveniva automaticamente nell’ormai vecchio e romantico calcio di strada: pallone, pallone, pallone!!!