Dividere i difensori

Semplice esercizio per migliorare il passaggio e il processo decisionale adatto ad esordienti e giovanissimi. Lo scopo è quello di passarsi la palla e dividere i difensori.

Questo esercizio è idealmente giocato da tre squadre di due giocatori, ma si ha un numero irregolare non è un problema. L’esercizio può essere giocato anche da squadre di tre giocatori.
Due squadre (gli attaccanti neri e rossi) sono distribuiti all’esterno del quadrato e giocano a passarsi la palla contro la terza squadra (i difensori grigi) che si trovano all’interno del quadrato..
Una squadra attaccante ottiene un punto ogni volta che riesce a passarsi la palla senza che i difensori la intercettino.
Se la palla viene intercettata da un difensore la squadra che ha commesso l’errore entra nel quadrato.
Per rendere il gioco competitivo si può gareggiare a tempo contando i passaggi che ogni squadra riesce a fare nel tempo assegnato.
Successivi sviluppi potrebbero essere di limitare gli attaccanti a due o tre tocchi, oppure di variare la grandezza del quadrato a seconda delle caratteristiche dei giocatori oppure ancora di inserire all’interno del quadrato anche gli attaccanti in modo da permettere ai difensori il tackle diretto sul portatore di palla.
Le varianti sono molte. Lo scopo di dividere i difensori è quello di sottolineare i gesti tecnici (qualità del passaggio, ricezione, orientamento, intercetto, ecc) perché aiutano a velocizzare l’idea di gioco. Sulla qualità del gesto tecnico si può incidere notevolmente con il lavoro quotidiano.
E’ necessario creare esercizi dove i giocatori devono ragionare in continuazione. Creare sempre “situazioni di partita” affinché il giocatore ottimizzi e preservi più informazioni ed esperienze possibili, per poterle attingere durante la partita.
E’ per questo che un esercizio semplice come dividere i difensori può in realtà diventare molto importante se affrontato sottolineando gli obiettivi giusti ma anche con la giusta voglia di divertirsi. La competizione metterà in condizione i ragazzi di fare “vivere” entrambe le situazioni.