Piccoli calciatori: motivare, comunicare, emozionare

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Quando ho visto la locandina del Parma  Academy che proponeva un incontro formativo con con il titolo “Piccoli calciatori: motivare, comunicare, emozionare“ mi è subito venuta voglia di partecipare.

Personalmente sono sempre in cerca di nuovi stimoli e di possibilità di confronto e nella serata rivolta a tutti gli allenatori, dirigenti e collaboratori tesserati per le società affiliate Parma Calcio 1913, il Dott. Davide Malaguti ha tentato di darci qualche stimolo per approfondire l’argomento.

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Nella prima parte dell’incontro ci ha fatto ragionare sull’importanza di fare domande.  Lui stesso si è presentato iniziando l’incontro con le seguenti domande: “Chi è qui per imparare qualcosa di nuovo?”, “Chi è qui per farlo divertendosi?” mettendoci subito in condizioni di interagire con quanto avrebbe esposto dopo.

Aldilà di una certa teatralità nell’esporre i suoi concetti l’argomento fondamentale è stato che le domande sono un ottimo strumento per una buona comunicazione efficace perché permettono di far riflettere il nostro interlocutore, specialmente un bambino.

Alcuni di noi (in particolare Enrico Cannata ) hanno presentato le loro aspettative rispetto all’incontro chiedendo strumenti pratici per poter gestire e far divertire i ragazzi.

Un primo aspetto sottolineato da Davide è stata l’importanza di parlare sempre in positivo. Davide infatti ha utilizzato esempi in cui ha evitato di utilizzare il termine “non”, ad esempio “non fare questo”, “non dire questo”, “non andare lì”, ecc sostenendo come la nostra mente registra l’aspetto negativo, non capisce il “non” ma solo quello  che viene detto dopo.

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Ad esempio ci ha detto: “Non immaginare il colore nero!” 

La maggior parte di noi in aula ha invece immaginato il colore nero e così anche i bambini lo percepiscono subito e fanno lo stesso quello che si dice loro senza valutare il non.

E’ importante allora parlare in positivo. Quindi sforzarsi di non usare il NON.

Un altro strumento potrebbe essere far notare ad ogni situazione anomala gli aspetti positivi. Chiedere cioè ai bambini ad esempio le tre cose che ognuno ha imparato dalla situazione che apparentemente è negativa.

Ad esempio un bambino corre a piedi scalzi fuori casa e aprendo la porta troppo in fretta si pesta il piede. Mentre piange seduto in braccio al genitore questi gli chiede di pensare a tre cose che ha imparato da questa situazione.

A non aprire la porta in fretta. A non correre e…(forse imbeccato dal genitore)  a mettersi un paio di scarpe o di ciabatte.

Esempi così ce ne sono molti. Calandoci nel nostro contesto calcistico l’importante è che i mister abbiamo chiari gli obiettivi da raggiungere e abbiamo impostato le regole su cui basare il tempo passato in inseme in allenamento.

La comunicazione che dovranno tenere sarà quella di rinforzare i ragazzi continuamente senza far pesare gli errori ma mantenendo un atteggiamento “proattivo” e cioè trovando sempre modi diversi ed efficaci per interagire e interessare il bambino nel gioco del calcio puntando sul divertimento.

In due ore non ci sono stati i tempi e le modalità per evidenziare molti strumenti ma è stato importante ricevere lo stimolo di ragionare su come sia importante coinvolgere e interagire con i ragazzi per raggiungere gli obiettivi  che ci diamo e capire come loro possono venire coinvolti.

Un ultimo stimolo che ci è stato dato è una pianificazione di alcune aspetti che potrebbero essere importanti per poi lavorare nei vari allenamenti. Investire cioè del tempo per creare le condizioni per poter sviluppare con i ragazzi i vari allenamenti nel miglior modo possibile.

Le condizioni sono:

  • OBIETTIVO COMUNE (stabilirlo e condividerlo con i ragazzi)
  • REGOLE PER CONVIVERE NELL’AMBIENTE (esplicitare le regole e sostenerle)
  • MASSIMO IMPEGNO (darlo e ovviamente pretendere di riceverlo)
  • PARTECIPAZIONE (rendere protagonisti i ragazzi)
  • DIVERTIMENTO (emozionare con esercizi divertenti)

Come succede in ogni incontro di questo tipo si potevano approfondire mille aspetti diversi ma nelle due ore  che abbiamo avuto a disposizione comunque ci sono stati spunti interessanti sull’argomento. 

Grazie a Davide quindi per per i suoi stimoli che tramite aneddoti sulla sua vita non ha mancato di presentarsi e di promuovere quello che è la sua attività di formatore, imprenditore e venditore …ma ci può stare anche questo!. 

Alla prossima!!!

 

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