IL PORTIERE “PIU’ DECISIVO” – Gigi Buffon

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4 di 11 / Il portiere “più decisivo”

In questa particolare sezione della nostra TOP11 andremo a riempire una delle due caselle più importanti. La scelta del portiere. Sul ruolo del portiere, cosi come su quello del “bomber” non si scherza. Sono ruoli troppo determinanti, spesso sono i giocatori più pagati, anche nelle categorie inferiori.

Nell’articolo di oggi tocca appunto al portiere “più decisivo”. Non abbiamo detto il portiere “più forte”, altrimenti al solito ognuno potrebbe controbattere e non essere d’accordo con la nostra scelta. Ma la nostra è una scelta “matematica” e quindi non opinabile… ecco perché abbiamo scritto portiere “più decisivo”.

Se nei primi tre calciatori della TOP11 forse abbiamo sorpreso qualcuno (Le Tissier, Jorginho e Milner probabilmente non erano tra le vostre scelte) con la scelta di oggi troveremo d’accordo tantissime persone. Ma noi non lo facciamo per accondiscendere i vostri pareri, bensì seguiamo la strada “sicura” della matematica e della statistica.

Chi sarà quindi il portiere “più decisivo”? E’ il Super Gigi Nazionale Gianluigi Buffon.

Gigi Buffon. Perchè proprio lui?

La classifica IVG (Indice Valutazione Giocatore) raccoglie i dati relativi a ciascun calciatore per misurare il contributo qualitativo apportato alla propria squadra. Per entrare nelle classifiche IVG, un giocatore deve aver disputato almeno il 50% delle presenze in campionato con la squadra corrente.

Per quanto riguarda il ruolo del portiere vengono analizzate le reti subite e le parate fatte. Un valore aggiunto è attribuito alla parata su calcio di rigore. Altri parametri sono le uscite (alte e basse) e la capacità di impostare correttamente l’azione d’attacco (% passaggi utili).

Utilizzando questi parametri ogni anno vengono stilate delle classifiche. Se analizziamo il 25ennio che va dal 1987 al 2012 (il calcio non è come il baseball e a livello statistico impiega qualche anno ad aggiornarsi…) e diamo un punteggio di 20 punti se un portiere si posiziona al primo posto in quell’anno, 19 se è arrivato secondo, 18 se terzo e così via… sommando i punti di tutti questi anni troviamo Gigi Buffon al comando con 226 punti, staccando Iker Casillas con 217 e udite udite al terzo posto Edwin Van der Sar, sicuramente non amato dai tifosi bianconeri ma che per il resto della carriera ha sempre dato tanta sicurezza. Scorrendo la classifica troviamo anche Walter Zenga all’ottavo posto, Pagliuca al sedicesimo, Toldo al diciassettesimo e Peruzzi al trentesimo.

Gigi Buffon. Dicono di lui

9 novembre 1995, giusto 20 anni fa, un 17enne di nome Gianluigi Buffon si affacciò al mondo del professionismo e cambiò di fatto la storia del ruolo dell’estremo difensore. Da quell’esordio con la casacca del Parma contro il Milan di Weah e Baggio ad oggi molte cose sono cambiate. Buffon non è più un ragazzino impertinente dotato di grande talento, ma un vero e proprio modello e punto di riferimento per generazioni di portieri.

Ma cosa dicono di lui i suoi colleghi più famosi?

“Gigi è unico per la sua personalità: incide sui compagni non solo con le parate, ma anche con la sua presenza e la sua leadership. Un portiere che diventa uomo chiave delle partite. Ci si fida ad occhi chiusi” (Petr Cech, Arsenal)

“E’ uno dei migliori al mondo da anni ed è stato sempre uno dei più grandi esempi per me. Veniva sempre a parlarmi prima e dopo la partita anche quando ero giovane. Un campione di gentilezza” (Manuel Neuer, Bayern Monaco)

“Ha tutte le carte in regola per diventare l’unico atleta con sei Mondiali: il meglio deve ancora venire!” (Rogerio Ceni, ex portiere brasiliano)

“Mi colpì subito la sua spensieratezza. Ha sempre vissuto con leggerezza. Negli anni è cambiato e maturato. Più invecchia e più si diverte. E in porta è un veggente: sa sempre dove andrà la palla” (Luca Bucci, ex compagno “scalzato” al Parma)

“E’ uno di quelli in grado di lasciare il segno nella storia del calcio ed influenzare generazioni di colleghi. Ricordo la finale di Berlino: nessuna parola, ma sguardo e rispetto reciproco” (Fabien Barthez, ex portiere dei Blues)

“Il suo nome è nella storia. A fine partita si ferma sempre a parlare con il collega avversario. Quante battute con lui prima e dopo Inter-Juve!” (Julio Cesar, ex portiere dell’Inter)

“E’ sempre stato un portiere sicuro, agile, veloce, con riflessi raffinati. Potermi sfidare con lui e osservarlo da vicino, come a Manchester è stata un’esperienza unica in carriera. C’era da superare un grandissimo” (Nelson Dida, brasiliano ex Milan)

“Abbiamo vissuto insieme Berlino 2006. Me lo ricordo spietato anche nelle partitelle, non voleva mai perdere.” (Angelo Peruzzi, compagno di Nazionale nel 2006)

“Lo invitai al mio addio al calcio in Camerun. Disse di sì ma non credevo venisse. Invece arrivò e prese il pullmino con noi. L’umiltà viene prima dei soldi. Se mi inviterà al suo addio, mi tufferò per l’ultima volta in suo onore” (Thomas N’Kono, ex portiere Camerun, suo primo idolo).

(da La Gazzetta dello Sport)

Gigi Buffon. Un video per capire meglio chi è

Gigi Buffon. Il suo “segreto”

“Come faccio a essere ancora a essere tra i portieri più forti al mondo a 40 anni? Non do mai nulla per scontato. Mi alleno ancora nei fondamentali che ho imparato a 10 anni quando mi sono messo in porta la prima volta… mi alleno su ogni tipo di tiro e soprattutto da tante distanze. Negli ultimi anni mi sono allenato anche tanto sul gioco coi piedi e soprattutto sulle uscite sull’attaccante quando mi punta nell’uno contro uno…il segreto è quello di non andare mai a terra, ma di mantenere una posizione ferma che occupi piu spazio possibile…questo l’ho imparato molto vedendo i portieri di calcio a 5…

Un segreto per i più giovani che giocano nel mio ruolo? Non demoralizzatevi mai se fate una “gatta”. Anch’io le ho fatte… e le faccio tuttora. Ma ricordatevi che spesso sono figlie della poca attenzione e della superficialità… rimanete sempre concentrati sulla partita, dovete finire la partita che avete il mal di testa dal tanto che siete concentrati su ogni azione…

Un ultimo suggerimento: allenatevi tanto sugli uno contro uno e sui rigori. Se vincete voi la sfida con l’avversario è come se aveste fatto gol…

E se non avete modo di guardare il posizionamento di un portiere di calcio a 5 guardatevi come si comportano in uscita bassa Neuer e Ter Stegen… anch’io ho da imparare da loro…(ride.. ndr)”

P.S volevo dare un saluto al ragazzo che scrive l’articolo…ne è passato di tempo da quando mi facesti gol in quell’amichevole…pensavo avresti fatto più carriera nel calcio a 11, ma mi hanno detto che nel calcio a 5 ti difensi ancora…

(Gigi Buffon)

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Obiettivo di questa serie di articoli (11 per l’esattezza) che accompagneranno i lettori del Misterone è quello di far loro conoscere le migliori particolarità di alcuni calciatori, del presente e del passato, in modo da poterne comprendere i segreti e magari applicarli sul campo…

 

La matematica non è un opinione

 

Ogni appassionato di calcio potrebbe stilare una sua personalissima TOP11 dei migliori calciatori di sempre per ogni ruolo… C’è chi in porta metterebbe uno tra Buffon o Zoff per non parlare del ragno nero Yashin, tra gli attaccanti c’è chi sceglierebbe il fenomeno Ronaldo o il cigno di Utrecht Van Basten…. Per non parlare dei dubbi di sempre: meglio Pelè o Maradona, Messi o Cristiano Ronaldo, Platini o Zico… insomma ad ognuna di queste scelte si può dire se siamo o non siamo d’accordo, ma nessuno potrebbe “dimostrare” il contrario di quello che diciamo…

Se io dico che il miglior difensore di sempre è stato Maldini, nessuno può dirmi niente… per il semplice fatto che ognuno potrebbe utilizzare a sua scelta come “metro” di giudizio la personalità, le coppe vinte, le caratteristiche fisiche, la tecnica, la fantasia, la velocità….

 

Lo scopo di questa TOP11 è prendere dalla “matematica” il necessario per far sì che nessuno possa obiettare con quanto diremo…. Numeri alla mano nessuno potrà essere in disaccordo con noi….

 

D’altronde la matematica non è un’opinione e 2+2 fa sempre 4…

 

Sperando che leggendo queste righe dal blog del Misterone si possa imparare qualcosa e “carpire” al meglio i segreti di questi giocatori così “speciali”.

 

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