Un esempio di lavoro “agility”

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Nell’immagine è raffigurato un esempio di lavoro atletico sulla velocità nelle brevi distanze, chiamato anche “agility”.

Questo tipo di lavoro è stato svolto nell’ultima seduta di allenamento settimanale prima di una partita di campionato con lo scopo di trasformare (in potenza) la forza accumulata nell’allenamento precedente  ma, allo stesso tempo, senza sovraccaricare l’atleta.

Ho programmato questa seduta per una squadra di ragazzi fra 14 e 15 anni, ma credo che possa essere valida per qualsiasi annata, anche adulti, ovviamente adattando il carico al tipo di atleti che abbiamo davanti (ripetizioni, cambi di direzione, difficoltà…).

Passiamo alla descrizione vera e propria dell’allenamento.

Agility

Dopo aver svolto un riscaldamento focalizzato soprattutto su andature specifiche integrate a esercizi coordinativi con palla, siamo passati alla parte di agility.

Il primo esercizio viene fatto a secco e consiste nell’affrontare, alla massima intensità una serie di accelerazioni e decelerazioni intervallate da ostacoli che obbligano il ragazzo a usare la rapidità dei suoi piedi per superarli.

E’ bene variare il tipo di ostacoli, in modo da rendere l’esercizio il più funzionale possibile!

Chaos mirror

Il secondo viene chiamato chaos mirror e viene svolto a coppie con pallone.

Due giocatori posizionati uno di fronte all’altro.

Il giocatore che dà le spalle alla porta cerca di bloccare l’avversario che gli sta davanti mentre l’attaccante deve cercare, con una serie di finte, di aprirsi un varco e andare a calciare uno dei due palloni posti ai lati dell’area.

A differenza del primo, questo esercizio non obbliga l’atleta a una sequenza preimpostata di movimenti, bensì a una serie di posture e reazioni neuro-muscolari totalmente improvvisate, che vanno a stimolare in maniera ottimale il suo sistema propriocettivo.

Dopo aver notato un ottimo feedback da parte dei ragazzi, ho deciso di testarlo su squadre di altre annate, e su squadre di altri sport, con gli stessi risultati.

Credo sia un programma di preparazione valido sia per i tempi che richiede (non più di 20′) sia per la funzionalità che esso riesce ad esprimere.

Questi argomenti sono in continua evoluzione e sviluppo.

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