La Serie A femminile riparte tra paure e perplessità

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Calcio Femminile: Le Paure e le Perplessità Che Circondano la Sampdoria Women

Il calcio femminile, nonostante i grandi progressi compiuti negli ultimi anni, continua ad affrontare sfide e incertezze che gettano ombre sull’intero settore. Recentemente, le vicende riguardanti la Sampdoria Women hanno portato alla ribalta una serie di preoccupazioni e interrogativi che riguardano il futuro del calcio femminile in Italia.

Contrariamente a quanto si pensava inizialmente, nessun nuovo investitore sembra essere in procinto di soccorrere la Sampdoria Women. Invece, sono i dirigenti Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani a intervenire con un nuovo investimento, mirando a garantire la continuità al settore femminile della squadra blucerchiata. Questo intervento è stato annunciato con un comunicato ufficiale il 2 settembre, riaffermando l’impegno della società a mantenere sia la prima squadra che il settore giovanile femminile.

Nonostante questa rassicurazione, sorge una serie di domande e preoccupazioni. La prima riguarda la stabilità finanziaria del club femminile della Sampdoria. I consulenti della società sono stati costretti a fare un bilancio e a cercare le risorse necessarie per sostenere questa operazione di salvataggio. Questa incertezza finanziaria solleva la questione di quanto siano realmente sostenibili i club di calcio femminile, anche quelli affiliati a squadre di calcio maschile di maggior successo.

La reazione delle giocatrici della Sampdoria Women è stata mista, con una buona dose di sollievo e speranza. Elena Pisani, difensore della squadra, ha festeggiato sulla sua pagina Instagram la pubblicazione del comunicato del 2 settembre, esprimendo il suo attaccamento alla maglia blucerchiata e al progetto di sviluppo del calcio femminile iniziato nel 2021.

Tuttavia, il silenzio stampa del club e la situazione contraddittoria, con solo nove giocatrici tesserate e sei abili e arruolate, rendono il futuro della squadra incerto. Anche il calciomercato sembra essere fermo, senza nuovi ingressi per rafforzare una rosa che appare ridotta all’osso. Questi elementi sollevano dubbi sulla capacità della Sampdoria Women di affrontare la stagione 2023-24 in Serie A.

La Serie A Femminile sta cercando di consolidarsi come un campionato professionistico di alto livello, ma le incertezze finanziarie e la stabilità dei club rimangono questioni irrisolte. La pubblicazione della Circolare n. 5 della Divisione Professionistica Serie A Femminile ha fornito alcune risposte sugli stadi in cui si giocheranno le partite interne dei dieci club iscritti, ma non ha risolto i problemi interni alla Sampdoria Women.

In definitiva, il calcio femminile in Italia ha ancora molta strada da fare per raggiungere la stabilità finanziaria e la visibilità necessaria per crescere e prosperare. La situazione attuale della Sampdoria Women è un esempio emblematico delle sfide che le squadre femminili affrontano e delle incertezze che circondano questo settore. È fondamentale che le istituzioni, le federazioni e gli investitori sostengano in modo sostenibile il calcio femminile per garantirne un futuro prospero e di successo. Solo attraverso un impegno costante e una chiara visione per il futuro, il calcio femminile potrà affrontare e superare le paure e le perplessità che ancora lo circondano.

Le sfide della Comunicazione e la mancanza di copertura televisiva

Oltre alle incertezze finanziarie e organizzative, il calcio femminile in Italia deve affrontare anche delle sfide significative nel campo della comunicazione. Recentemente, l’annuncio della proroga dei termini per l’adesione al pacchetto televisivo “Pay” della Serie A Femminile ha sollevato ulteriori domande sul futuro del settore.

La Divisione Serie A Femminile Professionistica ha deciso di prorogare i termini per l’adesione al pacchetto non esclusivo “Pay” per il prossimo campionato di Serie A femminile. Questa mossa ha esteso la scadenza fino alle 12:00 del 31 ottobre 2023, quando inizierà ufficialmente la stagione.

Tuttavia, questa proroga ha lasciato scoperta la Serie A femminile dal punto di vista televisivo per ben cinque giornate. Il campionato dovrebbe iniziare il fine settimana del 16 e 17 settembre, ma le partite rimarranno senza copertura televisiva fino alla giornata del 21 e 22 ottobre. Questo significa che gli appassionati di calcio femminile dovranno fare affidamento su altre fonti per seguire le partite iniziali del campionato.

In passato, la comunicazione e la visibilità del calcio femminile hanno rappresentato una sfida significativa. Anche se sono stati compiuti progressi, la mancanza di copertura televisiva per alcune partite di Serie A femminile mette in evidenza quanto sia ancora lontano il settore dall’ottenere la stessa attenzione e visibilità di quello maschile. La recente assegnazione dei diritti televisivi alla RAI per il pacchetto “campionato in chiaro” e il pacchetto “Diritti internazionali” a S&T Group rappresenta un passo nella giusta direzione, ma rimangono ancora delle lacune nella copertura mediatica.

Questo vuoto nella copertura televisiva solleva anche la questione dell’interesse del pubblico nel calcio femminile. È importante che il settore investa nella promozione e nella comunicazione per aumentare la visibilità delle partite e attirare un pubblico più ampio. Il calcio femminile ha dimostrato di avere il potenziale per crescere e prosperare, ma è essenziale affrontare le sfide della comunicazione e della visibilità per realizzare questo obiettivo.

In conclusione, il calcio femminile in Italia deve superare non solo le sfide finanziarie e organizzative, ma anche quelle legate alla comunicazione e alla visibilità. La recente mancanza di copertura televisiva per le prime giornate del campionato evidenzia l’importanza di investire nella promozione e nella comunicazione per far crescere il calcio femminile e garantire che le atlete ricevano la visibilità e il riconoscimento che meritano.

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