Futsal femminile: la preparazione fisica secondo Carlos Moreno

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Carlos, raccontaci un po’ di te.

Chi è Carlos Moreno? 13 anni fa, da bambino, la mia carriere è iniziata sulle panchine.

In questi anni sono passate molte ore, molti sconvolgimenti, molte gioie, molto apprendimento, dove ho imparato il significato della responsabilità di avere molti bambini sotto la mia cura.

Sebbene quelli di noi che lavorano nel futsal sappiano quanto sia importante l’altruismo, se hai una passione per qualcosa devi lottare con tutta la tua voglia, facendo del tuo meglio, dando sempre il 200% anche per te stesso e per lo sport.

Oggi, dopo tutte le avventure che ho passato, sono ancora qui, in tutte le mie sfaccettature: ex giocatore, allenatore, coordinatore, preparatore fisico e sono tutto ciò che la mia squadra mi chiede di essere, perché è quello che ho scelto di fare (nel bene o nel male) nella mia vita.

Nell’ultima nuova tappa della “avventura”, sono entrato in un grande progetto all’interno di @anefsoficial, entrando a far parte del suo Consiglio Direttivo, come membro e Responsabile dell’Area Tecnica e Sportiva dell’Associazione. Una sfida entusiasmante, in cui cercheremo di dare tutto per tesserati e nuovi allenatori investendo sulla formazione, con nuovi corsi online, convegni tecnici, presentazioni, Clinic e il clou che sarà presentato all’annuale Congresso Anefs.
Ti lascio il mio contatto per suggerimenti di gestione o qualunque cosa ti serva per continuare a promuovere il futsal tra gli allenatori… Scrivimi pure!

Carlos, quali sono gli aspetti più importanti da tenere in conto nel futsal?

Il futsal è uno sport di contatto, giocato su una superficie dura e in cui le articolazioni soffrono molto per improvvisi cambiamenti di ritmo.
Per praticarlo nel modo corretto, sia l’alimentazione che l’idratazione devono essere correlate una serie di parametri interni quali peso, età e sesso dell’atleta; come temperatura esterna, umidità o ambiente,vento ecc…

Qualsiasi carenza nell’assunzione alimentare o elettrolitica dell’atleta, già prima, durante o dopo la sessione, può supporre da una diminuzione delle riserve di glicogeno e di altri substrati fonti energetiche, con il conseguente progressivo esaurimento, fino allo squilibrio idro-elettrolitico con aumento della viscoelasticità crampi muscolari, contratture, aumento della viscosità del sangue e possibile insufficienza renale.

In caso di estrema intensità dell’esercizio questa alimentazione e un’idratazione inadeguata può portare a uno stato di deterioramento importante livello di coscienza e svenimento.

Inoltre, la prevenzione degli infortuni avrà una serie di pilastri che, se essere presi in considerazione in ogni sessione di allenamento, possono salvare molti problemi (soprattutto tendiniti) a lungo termine.

Questi sono:

  • Riscaldarsi adeguatamente
  • Buon condizionamento
  • Allungare i muscoli antagonisti
  • Flessibilità adeguata
  • Camminare sui talloni e sulle dita dei piedi
  • Indossare calzature adatte
  • Correre in entrambe le direzioni
  • Correre all’indietro

In pratica, un buon lavoro di prevenzione, che passa anche dall’alimentazione, riduce le lesioni…

Sì, è molto importante lavorare sugli aspetti di cui abbiamo appena parlato.

Gli infortuni che si verificano negli sport causano il deterioramento fisico e la pratica sportiva ne subisce le conseguenze nel modo in cui si eseguiranno i movimenti e influirà sulla prestazione.

In alcune occasioni, questi infortuni possono significare addirittura la fine della carriera per l’atleta… certe conseguenze possono rimanere per il resto della vita.
L’infortunio sportivo può essere definito come un’alterazione di questi strutture coinvolte nell’attività fisica che limitano, alterano o riducono la pratica sportiva da parte dell’atleta che li subisce.
Queste alterazioni possono essere subite a diversi livelli di pratica! Possono occorrere sia a livello ricreativo o amatoriale che ad alto livello di performance.

Quando si può parlare di buona condizione fisica?

Condizione fisica si riferisce allo stato del corpo di un individuo.

Chi è in buone condizioni fisiche è capace di svolgere varie attività fisiche con efficacia e vigore, evitando infortuni e con un ridotto dispendio energetico.
Principali fattori che aiutano a evitare un infortunio aldilà del proprio patrimonio genetico sono:
• Igiene
• Alimentazio
• Doccia (pulizia del corpo) e pulizia del vestiario
• Sonno e orari
• Controllo della fatica (condizione di sovrallenamento)
• Sottoporsi a controlli periodici di salute

Esistono anche dei fattori di rischio interno per quanto riguarda la predisposizione agli infortuni:

  • Età
  • Sesso
  • Massa corporea (peso, massa grassa, massa magra, antropometria…)
  • Salute (lesioni pregresse, instabilità articolare…)
  • Condizione fisica (forza, potenza muscolare…)
  • Livello di abilità (tecnica, stabilità posturale…)
  • Fattori psicologici (competitività, percezione di rischio…)

Quando abbiamo parlato di preparazione fisica nel futsal ti sei soffermato su due parole che sono efficienza e equilibrio… ce ne puoi parlare brevemente?

  • Concetto di Efficienza come equilibrio e non scompenso delle Capacità Condizionali (Fisiche):
    L’efficienza è padroneggiare l’area funzionale, non abbiamo bisogno del calciatore con maggiore potenza aerobica, non abbiamo bisogno del calciatore più forte né più veloce. Stiamo cercando il più equilibrato e stabile nelle capacità condizionali, evidentemente con un alto livello cognitivo come base per la performance” Professore Ortega (Preparatore Fisico Atletico di Madrid).
  • Importante aspetto condizionale nello sviluppo del gioco, di cui La formazione è solitamente esclusa dalla progettazione della sessione.
  • Uniti insieme lavoro di forza preventivo, il lavoro compensatorio (treno inferiore) e il propriocettivo sono ottimi complementi per fare in modo che il calciatore possa esibirsi durante la stagione riducendo al minimo lo sforzo e i cali fisici

Proposta di lavoro per migliorare le capacità condizionali attraverso un circuito misto intermittente

Che tipo di lavoro preventivo proponi?

Divido il lavoro preventivo in quattro categorie:

  • Forza Preventiva: Lavoro dei principali muscoli coinvolti in questo sport. Hanno la doppia pendenza, sin da quando si sviluppano questi muscoli, oltre a prevenirli, li rafforzeremo. Il tuo allenamento ci permetterà di agire sulle lesioni muscolari dei muscoli interessati e di quelli adiacenti
  • Forza compensatoria: Lavoro dei muscoli dovuto al fatto che nel la pratica e l’allenamento sportivo abituale produce a scompenso nello sviluppo dovuto al fatto che alcuni vengono utilizzati più di altri, ad esempio tra muscoli agonisti e antagonisti (siamo ci riferiamo, in questo caso, eminentemente alla parte inferiore del corpo). Il tuo allenamento come sopra agirà per prevenire lesioni muscolare
  • Forza complementare: Forza della parte superiore del corpo e della zona centrale, a che non ci sia squilibrio di questi con la parte inferiore del corpo eccessivamente sviluppata dallo sport specifico. La sua formazione ci consentirà di agire su lesioni muscolari derivate, nonché agire per prevenire lesioni alla schiena.
  • Propriocezione: Lavora sui legamenti, regola l’equilibrio e coordinamento, oltre a consentire la direzione e la gamma di movimento del nostro corpo. La tua formazione ci permetterà di agire qualsiasi tipo di distorsione sia in prevenzione che in fase di recupero infortuni.

Proposta di lavoro di forza complementare nella zona media del corpo (CORE)

Gli esercizi (se non si ha disponibilità degli attrezzi) possono essere realizzati a coppie alternandosi nel fare opposizione.

Proposta di esercizio tecnico-tattico-propriocettivo

La prima parte dell’esercizio riguarda il lavoro sul movimento di attacco e difesa a zona. Arrivati al tiro o alla perdita del possesso della palla chi ha attaccato difende sui successivi attaccanti, mentre chi difende farà un breve percorso con un esercizio di velocità/agilità ai coni:

esercizi di propriocezione dinamica nei cerchi (vedi video)

ed infine un esercizio di propriocezione da fermi

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