Sono curioso…cosa c’è dietro la linea avversaria?

Per attaccare la linea avversaria difensiva dal settore tecnico insegnano che esistono nove modi per superare questa linea con l’obiettivo di realizzare un gol: triangolazione, taglio, passante, sovrapposizione, attacco diretto, traversone, cross, uno contro uno e tiro.
Quindi se un mister non trasmette ai suoi ragazzi la curiosità si sapere cosa c’è oltre la linea difensiva avversaria (e ce ne sono tanti purtroppo) riduce considerevolmente la sua pericolosità offensiva, potendo realizzare una rete solo attraverso un tiro da fuori area e un duello 1 vs 1.
Dobbiamo insegnare ai ragazzi come creare uno spazio vuoto dietro alla difesa in cui i nostri giocatori possano correre e ricevere il pallone e coinvolgerli in questo percorso iniziando negli allenamenti dalla fase di riscaldamento.
Se un allenatore vuole lavorare su aspetti tattici sin dal riscaldamento può proporre esercitazioni con le mani o con avversari che difendono su intercetto.
Nell’esempio riportato sopra si inizia giocando un 10 vs 10 con le mani con l’obiettivo di giocare palla in profondità a seguito di un passaggio di scarico (o scarico orizzontale, o scarico dietro).
Per stimolare la velocità del gioco se un giocatore della squadra avversaria tocca il possessore di palla, la sua squadra conquista il possesso. Vale la regola del fuorigioco per cui il giocatore che riceve palla in profondità deve entrare nello spazio meta solo a seguito del passaggio e non posizionato prima nella zona di meta.
Ultimo aspetto importante è che il giocatore che riceve palla in profondità deve controllare il pallone in avanti e non ricevere spalle alla porta. Ovviamente chi difende non può entrare nella zona meta.
Dopo aver capito le consegne ed essersi esercitati per un giusto tempo si comincia a giocare con i piedi con lo stesso obiettivo (giocare palla in profondità a seguito di un passaggio di scarico).
Adesso la squadra in non possesso può conquistare palla solo attraverso intercetto o anticipo (senza contrasto) mentre la squadra in possesso gioca a due tocchi.
L’ultima variante prevede di giocare un passaggio in profondità di prima intenzione. Il passaggio in profondità deve essere eseguito a un tocco e con palla rasoterra.
E’ una questione di mentalità che va allenata. Introdurre fin da subito concetti per attaccare la linea avversaria porta i ragazzi a chiedersi come fare, come muoversi, che strategie adottare.
Far passare l’idea ai ragazzi che giocare attaccando può essere un modo per mettere sotto pressione la squadra avversaria e imporle di giocare sulla difensiva.
Cosi si può rendere più difficile per la squadra avversaria creare occasioni da gol e mantenere il controllo del gioco e inoltre la squadra può costringere i difensori avversari a commettere errori, come ad esempio un fallo da calcio di punizione o un errore di posizione, che possono portare a una situazione di pericolo per la porta avversaria.
Altri articoli sull’attaccare la linea avversaria
Guarda altri articoli interessanti su questo argomento (costruire azioni di attacco, attacco 4 vs 2, spazi e tempi sulla giocata filtrante, ecc.) su ilMisterone.com
Questi argomenti sono in continua evoluzione e sviluppo.
Pubblichiamo articoli di approfondimento dal lunedì al venerdì di ogni settimana dell’anno. Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i prossimi articoli iscriviti al sito o seguici su facebook o instagram.