Non si molla mai

Nella mia vita (sportiva e non) ho sempre avuto l’arroganza di voler e poter raggiungere gli obiettivi che mi sono riproposto.
Sono un ottimista per natura e vedo il bicchiere sempre mezzo pieno anche se ritengo di avere una capacità di analisi più che buona e di valutare con precisione e severità tutti gli aspetti positivi e negativi di ogni situazione.
L’obiettivo di quest’anno è la salvezza in un campionato in cui partecipiamo da neopromossa con una squadra molto giovane e inesperta per la categoria.
A questo punto della stagione l’obiettivo sembra lontano. Siamo ultimi in classifica a 11 punti dalla zona salvezza con 36 punti ancora disponibili nelle prossime 12 partite prima della fine del campionato.
Impresa ardua. Ma possibile. Finche la matematica non ci condanna…NON SI MOLLA!
Bisogna lavorare assieme, società, mister e giocatori per dare un cambio di rotta (stavolta in modo deciso).
“Non ho nessuna ricetta o nessuna magia per risolvere dall’oggi al domani i problemi ma solo il buon senso del contadino che guarda il tempo, si rimbocca le maniche e ritorna a seminare dopo che la tempesta ha appena rovinato il suo campo.”
Me lo ha detto mio papà e io ci ho sempre creduto con tutto me stesso.
Abbiamo un gruppo fantastico che va ascoltato perché in campo ci sono loro e anche perché tutte le strategie adottate finora non hanno portato risultati soddisfacenti.
“Dagli errori si apprende tutti altrimenti siamo dei Marines e a me i Marines non piacciono ( dal punto di vista didattico, intendo).” Julio Velasco
Altra grande verità.
Ogni partita è, infatti un momento di vita. Un momento che nessuno ti può dire come l’hai vissuto. E’ solo roba tua.
L’esperienze che fai nella vita ti fanno crescere. Condividerle ti porta al successo.
Rivedere quanto è accaduto in partita e nell’intera stagione e lavorarci sopra è decisivo. Ti permette una vera e propria riorganizzazione del cervello che permette di dare vita a nuove prospettive, comportamenti nuovi, strategie diverse.
Un piccolo esempio.
Nella partita di ieri alla fine del primo tempo eravamo sotto 3 a 1 e con un uomo in meno (causa espulsione).
Nell’intervallo abbiamo concordato assieme, mister e giocatori, come affrontare assieme il secondo tempo secondo i limiti e i pregi di ciascuno di noi.
Banalità per qualcuno ma non per noi.
In un momento non semplice dove in modo istintivo era più semplice scaricare la responsabilità, inveire contro tutti o rimarcare gli errori di ognuno e invece no.
I ragazzi sono stati fantastici perché hanno tirato fuori la dignità e l’orgoglio in un momento non semplice della partita e della stagione.
Purtroppo, nonostante un secondo tempo in gran parte dominato il risultato non è cambiato ma ci sono le basi e le possibilità per raggiungere il nostro obiettivo.
Abbiamo affrontato la situazione cercando di non commettere gli errori che hanno caratterizzato il primo tempo e in alcuni momenti l’intera stagione.
E questo per un gruppo che ha perso 13 partite su 18 disputate, è tanta roba.
Nonostante tutto l’entusiasmo, la voglia e la capacità di mettersi in gioco sarà la nostra arma migliore.
“Il successo non consiste nel non commettere mai errori, ma nel non fare mai lo stesso errore una seconda volta” George Bernard Shaw