Il sapore della vittoria

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Abbracci, urla, voglia di festeggiare, messaggi stupidi sulla chat, i brindisi fino a tarda sera. Bello vedere negli occhi dei ragazzi il piacere di avere (per il momento almeno) ribaltato la sorte dopo tante sconfitte proprio contro la prima in classifica.

Non si parla solo di calcio ma del coinvolgimento personale che ognuno di noi ha rispetto ad una partita e agli obiettivi che ci si è dati.

Prima di essere atleti siamo persone e la partita di ieri è stata una piccola favola con un lieto fine che per qualche ora ha fatto assaporare il bello del giocare assieme a calcio.

Quando si perde per tante partite consecutive ci sono tante motivazioni e tanti problemi che ovviamente non si sono risolti con una sola vittoria però…

…però la partita di ieri ci ha dato la sicurezza che combattere è l’unico modo per saltarci fuori e dimostrare il vero valore della squadra.

Se in ogni partita combatti non si tratta solo di tirare calci ad un pallone ma è molto di più.

È riuscire ad alzare la testa.

È non avere paura di mettersi in gioco.

È accettare le sconfitte.

È credere in se stessi.

È non mollare mai.

Si vince quando si è padroni di se stessi, specialmente del nostro “mondo” delle emozioni ma anche in continua relazione con l’esterno che ci circonda.

E’ per questo che nella partita di ieri (come in ogni favola in stile Disney) Federico, il giovane portiere al suo esordio, dopo non essere stato impeccabile sul primo goal subito ha parato il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita.

O quando tutta la squadra ha esultato come se avesse vinto il campionato dopo il  goal del pareggio di Cristian, generoso attaccante dalle qualità indiscutibili, che quest’anno però non aveva ancora segnato.

Ed è stato bello vedere finalmente il sorriso stampato sul volto di Thomas (talento puro) per una prestazione di livello superiore dopo un periodo non al massimo.

E ancora l’esaltazione per lo stupendo goal (tecnica spettacolare) di Tommy e quello da azione corale finalizzato nel migliore dei modi da un incontenibile Leo finalmente con i capelli normali!!!

Movimento. Azione. Forza.

Ieri, dopo tanto tempo ci siamo mossi tutti insieme perché le motivazioni dentro di noi erano tante.

Perdere non piace a nessuno e tornare a casa tante volte a testa bassa può diventare pesante da sopportare. Lo sconforto per  i troppi errori, lo smarrire la fiducia nei propri mezzi, il perdere il piacere di giocare…sono situazioni ed emozioni che si risolvono solo dentro allo spogliatoio decidendo di muoversi e cominciare la risalita.

A questo punto rimane solo, ripeto “solo”, passare all’azione. Agire.

E così salta fuori il salvataggio con una intervento da decatleta del cappellone Filippo che vale più di un goal fatto anche se la stessa irruenza va ancora gestita al meglio.

I mille colpi di testa (e di pancia) che hanno fatto tornare il sorriso al “Valo” che domenica scorsa era convinto di non poter più essere in grado di giocare a calcio.

La sofferenza sul volto del Lambo che ha tenuto duro nonostante un fastidioso interessamento muscolare dando un contributo fondamentale di forza e di volontà.

Le mille coperture del “Galla” che ne avrebbe fate la metà se avesse parlato il doppio ma che quando serve c’è sempre.

Il piccolo gigante “Brigno” che instancabile, a discapito di qualche critica ricevuta, è stato molto preciso nei movimenti e nei passaggi.

E poi Pietro, Andy e Rocco non precisissimi ma loro, il fisico, ce lo mettono sempre. Ieri avevano delle pile inserite della Duracell e probabilmente stanno ancora correndo questa mattina…combattenti veri, istintivi e sinceri.

Nel finale poi non potevano mancare a questa stupenda favola, l’inserimento del capitano storico “Frigno” che reduce da un taglio rimediato nelle scorse partita ha portato la giusta tranquillità in un finale un po’ agitato e i preziosi consigli dalla panchina dell’esperto Robby (fine conoscitore di calcio) che ha letto bene le situazioni che stavano succedendo.

Tutti dalla panchina e dalla tribuna erano coinvolti come mai successo quest’anno per dimostrare il proprio valore con la prima vittoria davanti ai propri tifosi.

Ed è stato così.

Team Traversetolo – Carignano = 3 – 1

I problemi sicuramente non sono risolti e di situazioni da provare per tentare di trovare soluzioni ce ne sono ancora tante ma l’importante era ottenere una soddisfazione rispetto al lavoro svolto. E’ stato importante fare qualcosa. Cominciare e continuare a combattere.

Dentro di noi abbiamo tutti qualcosa di immensamente potente, un fuoco vitale che riesce a farci fare cose straordinarie. Dobbiamo ascoltarlo e imparare da noi stessi, giorno dopo giorno.

Anche questo significa allenarsi. Così si torna ad avere piacere di giocare a calcio e a ricercare come farlo al meglio.

 

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