Prevenire gli infortuni muscolari durante la preparazione

Ieri sera durante l’allenamento, alla seconda settimana di preparazione, diversi giocatori (soprattutto i più giovani) hanno lamentato vari fastidi muscolari. Ascoltando le varie spiegazioni mi sorprendevo del fatto che gli atleti più attempati invece. nonostante i carichi di lavoro notevoli e svolti ad alta intensità, non lamentassero nulla se non i fisiologici dolori muscolari da preparazione,
Le ragioni del perché i più giovani sono più portati a subire questi affaticamenti è dato da tante aspetti:
- Dare poca importanza agli esercizi di mobilità articolare e flessibilità muscolare (questo anche perché molti allenatori nei vari settori giovanili saltano questa parte);
- Eccessiva foga nelle esercitazioni per “ben figurare” rispetto al mister e agli altri giocatori;
- Poco “ascolto” del proprio corpo;
- Arrivare in condizioni inadeguate al ritiro;
- Poco adattamento ai carichi di lavoro proposti per non abitudine alla quotidianità della fase di preparazione;
- Alcuni giocatori poi sono legati ad alcune metodologie e mal sopportano cambiamenti (questo aspetto vale anche per i più “vecchi” in realtà)
Un inciso, soprattutto in questo periodo di stagione rispetto al caldo eccezionale, va fatto anche sulla disidratazione, aspetto spesso sottovalutato.
Le maggiori problematiche si riscontrano soprattutto a livello degli adduttori e flessori della coscia. Spesso non ci sono traumi specifici ma piuttosto è solo un’infiammazione causata da un uso eccessivo del tendine che coinvolge i muscoli della coscia, l’inguine e poi si estende a tutta la gamba.
Il mister in questi casi deve essere bravo a parlare spesso con i giocatori, sentire le loro impressioni sul lavoro svolto e le loro sensazioni sulla stanchezza che questo lavoro ha provocato. Il confronto diretto con il giocatore permette di fare un analisi il più completa possibile in base alle valutazioni posturali e all’anamnesi sull’anno appena trascorso in modo da avere una situazione globale che permetta di aiutare a risolvere questi problemi.
I possibili rimedi sono fare assoluto riposo dalle attività che causano dolore, applicare terapia a freddo o ghiaccio per le prime 24 a 48 ore per ridurre il dolore e l’infiammazione e quando il dolore lo consenta, iniziare gli esercizi di stretching e rafforzamento prima di tornare gradualmente ai normali livelli di allenamento e se invece, dovesse perdurare, vedere un professionista degli infortuni sportivi che può applicare le tecniche di massaggio e consigliare sulla riabilitazione.
Nelle fasi di recupero secondo me è importante che il giocatore riesca a tornare nelle condizioni ottimali per affrontare la fase di lavoro successiva al 100%.
Quindi esercizi di prevenzione e riequilibrio della catena posteriore, mobilità articolare, esercitazioni di Core Stability: questi lavori devono essere eseguiti ogni giorno,prima e dopo l’allenamento.
I giocatori “più vecchi” infatti sono molto attenti a queste problematiche (anche perché una corretta prevenzione allunga loro la carriera) ed eseguono anche a casa queste importanti esercitazioni.
Da parte del mister il tenere alta la motivazione, consigliare calzature adeguate, tentare di lavorare sempre sui terreni morbidi, ripristino di forza soprattutto a livello addominale e lombare (da subito), ripristino della mobilità e idratazione adeguata.