Mai più violenza contro le donne nello sport!

Sembra paradossale quanto successo alla giornalista Greta Beccaglia, proprio quando il mondo sportivo era intento a celebrare il proprio appoggio contro la violenza di genere e il femminicidio.
Beccaglia, mentre stava conducendo il suo collegamento tv, era stata colpita da uno schiaffo violento sul sedere. Ha reagito subito, ma il tifoso che usciva dallo stadio, da un settore in cui c’erano i tifosi viola, è scappato. I poliziotti ora lo hanno identificato, ma per procedere oltre aspettavano la denuncia della giornalista. Che è arrivata in mattinata: la giornalista nella denuncia ha ripercorso quanto accaduto nel tardo pomeriggio dopo la fine della partita tra Empoli e Fiorentina (2-1).

“Ciò che mi ha amareggiato – dice Greta Beccaglia – è stato poi l’atteggiamento di altri tifosi che mi hanno detto cose non certo carine e mi ha fatto paura l’ndifferenza intorno a me. Nessuno è intervenuto per condannare il gesto, anzi un altro tifoso si è avvicinato e mi ha sfiorato. La denuncia che ho fatto è per la dignità di tutte le donne”.

Secondo il suo legale, il tifoso Andrea Serrani vuole chiedere scusa a Beccaglia “di persona”, perché pensa di “essere stato rappresentato come non sente di essere”. “Il gesto che ha fatto è su tutte le Tv e i social, l’abbiamo visto tutti – prosegue il legale -, ma per come conosco Serrani è stato sempre rispettoso delle donne, è un imprenditore, un padre di famiglia”. Come ha spiegato il suo gesto? “Mi ha detto che nelle sue intenzioni non voleva essere un approccio o un’allusione sessuale e neanche un’offesa. Sono errori che si fanno”. Per lui si parla ora di un Daspo in arrivo e dell’ipotesi di reato di violenza sessuale, ma “finora non abbiamo ricevuto nessun atto ufficiale” conclude l’avvocato Sabbatini.

Tantissime le reazioni che il caso ha suscitato. Solidarietà e indignazione alla giornalista di Toscana Tv Greta Beccaglia sono arrivati dal mondo dello sport, della politica, del giornalismo. “Chi era in studio, invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a ‘non prendersela’. Verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore” ha stigmatizzato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini.
L’Ordine “ribadisce che è giunto il momento di smetterla di minimizzare e ricorda che la violenza contro le donne è prima di tutto un problema culturale e sociale”. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini esprime vicinanza a Beccaglia e chiede di aprie un’inchiesta sul caso e il presidente del consiglio regionale Antoio Mazzeo dice: “Quello che è successo a Empoli è inaccettabile. Diffondo il video su Facebook nella speranza in cui si possa trovare il colpevole di questo orribile gesto. Anche questa è una forma di violenza. E va condannata e punita”.
“Abbiamo avuto l’opportunità di ribadire per l’ennesima volta che non se ne può veramente più. Il comportamento di un singolo non deve essere generalizzato, ma sono cose che feriscono soprattutto a poche ore dalla celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne”, lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine dei premi Coni-Ussi dopo le molestie subite dalla giornalista Greta Beccaglia nel post partita di Empoli-Fiorentina.

Forse dovremmo prendere da esempio l’Argentina dove per effetto della legge Micaela tanti club sostengono la campagna di sensibilizzazione contro le violenze di genere che si verificano in ambito sportivo, promuovendo incontri diretti ad atleti, dirigenti e famiglie per affrontare insieme le problematiche legate agli abusi ancora troppo frequenti del mondo dello sport.