Tutti parte del progetto

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Sabato sera ero a cena a Bologna con alcuni amici mister provenienti da tutta l’Emilia Romagna. Quando abbiamo visto in tv Mancini al centro del cerchio con tutti i giocatori (titolari e riserve) e i dirigenti ascoltare le direttive durante i supplementari, abbiamo tutti avuto la stessa reazione di soddisfazione e compiacimento.

Dalle varie interviste a Mancini è sempre saltata fuori l’importanza del gruppo. Far sentire tutti parte del progetto, una squadra in cui non ci sono titolari e riserve. 

  • Italia 712
  • Belgio: 412
  • Danimarca: 382*
  • Austria: 358*
  • Croazia: 310
  • Portogallo: 293
  • Spagna: 263

Supportato anche dalla “qualità di chi entra. Nessuno infatti dà la svolta alle partite come quelli dell’Italia. I tiri totali effettuati dai giocatori entrati dalla panchina sono:

  •  Italia 17 (8 in porta)
  • Spagna: 8
  • Belgio: 8
  • Austria: 7
  • Danimarca: 4

Significa tanto. Soprattutto che Mancini insieme ai suoi collaboratori (Vialli, Evani, Lombardo, Salsano e De Rossi) dicono il vero (e per un mister non è poco!).

Avere un progetto chiaro in mente.

Pianificarlo nei dettagli.

Soddisfare le aspettative di tutte le parti interessate.

Fare ordine e chiarezza su tutte le cose che succedono.

Mantenere l’attenzione sugli obiettivi dichiarati.

Assicurare un controllo derivato dalla responsabilità di tutti 

Gestire successi e fallimenti.

In qualunque squadra, soprattutto in una nazionale, raggiungere questi obiettivi aiuterà tutti a restare motivati e a dare il massimo.

Il che, inutile dirlo, porta ancora una volta a progetti migliori. Una situazione in cui vincono davvero tutti. 

Allora mister, quest’estate,, nella nostra pianificazione per l’anno prossimo lavoriamo per questo…far sentire tutti parte del progetto!

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