Prima di iniziare a capire perché sia importante incominciare a lavorare sul Dominio della palla, è giusto conoscere la sua definizione: “Saper domare la palla con l’intento di gestire la stessa all’interno del proprio spazio d’azione ed in assenza di avversari”. Leggendo la spiegazione è facile intuire come il dominio rappresenti un “tu per tu” tra l’atleta e la palla, nel quale si parte da un rapporto di reciproca conoscenza che col tempo migliora fino a diventare un legame “fraterno”.

Questo gesto tecnico talvolta viene trascurato dagli allenatori, in quanto non lo ritengono fondamentale per gli apprendimenti successivi, ma non è così!

In questi tempi di Covid, dove siamo costretti a lavorare quasi esclusivamente sulla tecnica di base, può essere utile focalizzare i nostri allenamenti anche su questo aspetto importantissimo.

Se il giocatore non impara a conoscere l’attrezzo principale col quale dovrà relazionarsi all’interno del campo, difficilmente riuscirà poi a comprendere i successivi passaggi che il gioco del calcio prevede, quali: la relazione coi compagni, la presenza degli avversari e comprendere lo spazio che lo circonda.

Nella fase iniziale, soprattutto coi più piccoli, il dominio è principalmente legato a concetti che riguardano la conduzione, la finta ed il dribbling, ma non solo… Infatti, ad esso si legano direttamente ed indirettamente anche alcuni degli aspetti motori e psicologici che fanno parte del giovane calciatore di queste età. Col dominio lavoriamo principalmente sui primi due aspetti, in quanto l’assenza dell’avversario diventa essenziale per non creare situazioni di stress nell’apprendimento del compito richiesto. Allo stesso tempo, però, favoriamo le basi per l’acquisizione di nuovi gesti tecnici.

ECCO UN ESEMPIO PRATICO, UTILE A TUTTE LE ETÁ

IL SUPER TRIS

Si formano due squadre che si dispongono dietro la linea di partenza ed ognuna avrà un pallone di un colore prestabilito. Al via, partono i primi due giocatori di ogni squadra ed avranno l’obiettivo di lasciare la palla in uno dei 12 cerchi posti di fronte a loro (vedi fig.). Ogni atleta, però, deve prima condurre la palla dentro il corridoio per poi arrivare fino al paletto, qui dovrà scegliere quale finta utilizzare per superarlo. L’obiettivo di ogni squadra è quello di realizzare per prima un “tris” mettendo i propri palloni in fila (verticalmente, orizzontalmente o diagonalmente). Una volta posizionato il pallone bisogna rientrare e dare il cambio al compagno.

Variante: ogni giocatore può decidere se posizionare il proprio pallone oppure togliere dal cerchio uno di quelli avversari.

dominio della palla

Fig.: Il giocatore della squadra rossa sta conducendo il proprio pallone in un cerchio, mentre quello dei blu sta effettuando una finta di fronte al paletto

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