Difesa individuale con cambi di marcatura 1° parte

In questo articolo viene illustrato un aspetto tattico relativo alla difesa individuale con cambi di marcatura. Ne parliamo con Marco Padovani, vice allenatore della Rossoblu imolese 1990 di calcio a 5. Marco, persona attenta e scrupolosa, ha curato nei minimi dettagli un argomento non semplice. Ci guiderà ad approfondire i vari aspetti di questa tattica in più articoli.

La difesa è una fase del gioco importante come la fase di attacco e si basa su concetti di comunicazione e collaborazione.
Nel sistema di difesa individuale per ogni giocatore il riferimento principale è l’avversario da marcare e cioè se l’avversario è in possesso della palla, il difensore dovrà posizionarsi tra questi, la palla e la porta.
Nel caso in cui l’avversario non sia in possesso del pallone, il difensore dovrà comunque posizionarsi tra il giocatore e la porta, ma all’interno di un ipotetico triangolo con vertici rappresentati dalla posizione della palla, dell’avversario e dalla porta in base ai principi stabiliti dall’allenatore ed alle caratteristiche del giocatore marcato.

E’ il concetto del “marco e copro”, ovvero il difensore, in base al suo posizionamento all’interno del triangolo ipotetico può effettuare una marcatura “stretta” o una marcatura più “lasca” fornendo quindi una maggiore copertura.
All’interno di questo sistema i giocatori sono portati a sviluppare diversi duelli 1 vs 1,
risultano quindi molto importanti le qualità individuali legate a come affrontare l’avversario in possesso di palla, come il posizionamento dei piedi e la distribuzione del peso sugli avampiedi per favorire una maggiore reattività su un eventuale contrasto.
Proprio per questo motivo i giocatori vengono responsabilizzati, in quanto l’errore del singolo viene enfatizzato e può avere conseguenze maggiori.
Allo scopo di evitare che la linea difensiva retroceda o in generale per risolvere il problema dell’occupazione non ottimale degli spazi del campo nel sistema di difesa individuale possono essere integrati i cambi di marcatura.
Fondamentale per l’allenatore allenare oltre ai principi anche la comunicazione che non è un atto automatico ma che è un azione che va sollecitarla continuamente nei giocatori.
Quando può essere utile un cambio di marcatura?
In molte situazioni di gioco può presentarsi un movimento degli avversari che ti obbliga a fare determinati movimenti quali i cambi di marcatura.
La sovrapposizione avversaria ad esempio che altro non è che un incrocio degli avversari costringe i difensori ad effettuare un cambio di marcatura in modo da non generare loro stessi un incrocio e di non ostacolarsi l’uno con l’altro.

Oppure sui tagli che possono fare gli avversari in fase di costruzione, Su un taglio in parallela. In questo caso è possibile eseguire un cambio di marcatura, ovvero l’avversario che effettua il taglio viene preso in carico da un compagno più arretrato, mentre quello più avanzato prenderà in carico l’avversario che esegue un movimento di rientro.

Un altro possibile movimento molto frequente durante una fase di possesso degli avversari, è quello di un taglio in diagonale. Nell’esempio riportato, il giocatore attaccante passa la palla ed esegue in movimento al centro. In funzione della posizione dei compagni è possibile eseguire un cambio di marcatura affinché un compagno arretrato possa marcare con più efficacia l’avversario.

Ci sono poi situazioni in cui il cambio di marcatura è dettato dal tipo di gioco che si sta facendo. Quando la squadra attua un sistema di difesa a tutto campo (per riconquistare la palla) la pressione del difensore sull’avversario che porta palla deve obbligare l’attaccante a
perdere il pallone oppure a condurlo verso una zona di campo vantaggiosa per la
difesa.
Questo cambio di marcatura, chiamato “saltare e cambiare” provoca un’accelerazione del ritmo della partita, creando difficoltà alla squadra avversaria. In genere viene utilizzato su passaggi brevi con direzione verso l’esterno del campo.

Spesso poi il sistema di difesa individuale porta a continui sviluppi 1 vs 1, perciò risulta fondamentale prevedere anche situazioni impreviste a cui la difesa si debba adattare tramite un cambio di marcatura nel caso in cui il compagno difensore si faccia superare dall’avversario in un duello.
In questo caso il cambio di marcatura in “aiuto” genera una rotazione difensiva, ovvero un insieme di movimenti e spostamenti eseguiti da tutti e quattro i giocatori nelle azioni di copertura e cambio di posizione. Questi movimenti possono coinvolgere anche solo due o tre giocatori . E’ una riorganizzazione difensiva a fronte di una perdita di un duello da parte di un compagno.

Ringrazio Marco per aver descritto in maniera così minuziosa le varie modalità di difesa individuale con cambi di marcatura. Vista la disponibilità e la cura particolare che dedichi a questo argomento approfitteremo di te anche in futuro per proseguire ed approfondire altri aspetti di questo argomento come l’organizzazione difensiva, la scelta dell’altezza del campo in cui difendere il tutto condito da esercitazioni stimolanti ed efficaci.
Grazie Marco. Alla prossima.