Il fascino della trasferta – CHIEVO-PARMA

Ultimamente mi sto ritrovando a combattere con una fortissima voglia di evasione; irrefrenabili ricerche di eventi per scappare da qualche parte.
Quale migliore occasione di una trasferta nella vicina Verona al seguito della mia squadra del cuore, il Parma, per concludere al meglio le lunghe (per me) vacanze pasquali?
La parola trasferta mi riporta indietro all’infanzia, quando sfogliavo l’album delle Panini e fantasticavo sugli stadi delle altre squadre, sognando di girarli tutti.
Purtroppo non ho mai avuto occasione da piccolo di seguire il mio Parma anche fuori dal Tardini, ma recentemente sembra essere tornata voglia di viaggiare in tutti gli stadi.
Così dopo una decisione di pochi secondi, con 3 amici abbiamo acquistato il biglietto (25 euro…cifra discutibile!) e ieri mattina alle 9 in punto siamo pariti da Parma verso Verona.
Dopo un viaggio super tranquillo, ci dirigiamo verso la splendida Valpolicella alla ricerca di una cantina dove passare le ore precedenti la partita, e dopo pochi kilometri arriviamo alle porte di “Villa Spinosa”, un posto veramente incantevole. Veniamo accolti dal gentilissimo padrone di casa, che inizialmente ci accoglie all’interno della bellissima cantina e poi ci fa degustare alcuni vini tipici, che decidiamo di acqusitare. Prima di ripartire, ci mostra la parte esterna e l’enorme tenuta con il suo panorama mozzafiato.
Ci rimettiamo in macchina, tornando verso la città. A distanza di pochi kilometri ci fermiamo in una carinissima trattoria per pranzo.
Finalmente è ora di andare allo stadio. Pur non essendo un match di gala, ero comunque incuriosito di verificare o smentire le voci maligne sul Bentegodi, da molti ritenuto un pessimo stadio.
L’ingresso del settore ospiti si trova in fondo ad un viale alberato, piacevole alla vista.
Il traffico di persone è assolutamente scorrevole (ripeto, non è un big match) e l’ingresso dentro lo stadio piuttosto semplice senza file kilometriche. E’ ben evidente sulle pareti, il romanticissimo logo di ITALIA 90.

Percorriamo le rampe di scale che ci portano all’ultimo anello, ed entriamo; iniziamo a discutere con i 3 compagni di viaggio sulla bellezza di questo stadio, e siamo tutti d’accordo nel dire che ci aspettavamo sicuramente di peggio.

I BOYS cominciano a scaldarsi…molto più emozionante il loro sostegno continuo rispetto alla partita in campo che sinceramente non voglio nemmeno provare a giudicare. I fischi di mezza curva a fine partita sembravano approvare il mio disappunto.

La partita finisce con un 1-1 che comunque resta importante per la corsa salvezza. Torniamo a recuperare la macchina a distanza di pochi metri, e ripartiamo soddisfatti della piacevole giornata verso casa.
Cosa mi ha dato questa trasferta? Questa giornata mi ha fatto rivivere qualche brivido che provavo da bambino. La televisione sicuramente ha fatto perdere quasi tutta l’esclusività al calcio di oggi, e l’emozione dell’evento dal vivo in molte persone si è un pochino affievolita.
La macchinata con gli amici, i bicchieri di vino e il pranzo in Valpolicella, uno stadio mai visto, le tante facce note concittadine unite in quell’ultimo anello, hanno reso questa trasferta molto affascinante e piena di delicata serenità.
Chievo-Parma, non certo un quarto di Champions League, ha risvegliato in me quel sapore di genuinità che il calcio spesso, purtroppo, nasconde dentro un televisore.
Insomma la trasferta…è sempre la trasferta!!! Alla prossima, bella giornata tutti insieme!