Spazio e linguaggio di Massimo De Paoli

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Eccoci qui alla seconda lezione del “Metodo Castello” di Massimo De Paoli che posa le sue basi principali sulla capacità di pensare dei giocatori e sulla capacità di gestire spazio e linguaggio prefiggendosi l’obiettivo di fornire al giocatore (e prima di lui, all’allenatore) tutte le competenze necessarie (gesti tecnici, principi, pensiero tattico) per praticare il gioco del calcio nella maniera migliore, compatibilmente con le proprie abilità.

In questo video De Paoli ci introduce a lavorare in modo semplice sullo spazio. Sottolinea come sia importante con i ragazzi lavorare su degli scenari e delle strutture in modo che i ragazzi possano immaginare la situazione proposta e naturalmente si adattino al contesto.

In questo caso la struttura semplice (4 paletti) permette di lavorare sulle traiettorie di corsa e sui passaggi in diagonale. Con un semplice esercizio Massimo De Paoli ci fa vedere come si possa lavorare sul tempo e sulla velocità dei tempi di gioco dei ragazzi.

L’obiettivo è la capacità di visualizzazione dei ragazzi mentre tecnicamente nel passaggio sul primo tocco il giocatore deve sempre essere dietro la linea della palla.

Massimo De Paoli ha il valore aggiunto di saper costruire delle strategie coniugando il pensiero tattico al gesto tecnico e di trasmetterle al giocatore con una semplicità tale che tutto possa diventare naturale.

Altro aspetto importante è continuare a lavorare per obiettivi rendendoli misurabili ai ragazzi. In questo esercizio dopo aver definito lo spazio De Paoli lavora sul linguaggio definendo che se un giocatore vuole la palla addosso deve chiamare convenzionalmente “corto”.

Nello svolgere l’esercizio gli obiettivi sono però molto più trasversali. De Paoli indica ai ragazzi che i muri non devono essere colpiti (primo obiettivo), che il giocatore che chiama “corto” deve entrare e ricevere la palla nello spazio (secondo obiettivo) e che nel momento del passaggio la palla vada da una parte e il giocatore dall’altra (terzo obiettivo). I ragazzi sanno così che nello svolgimento dell’esercizio dovranno raggiungere questi tre obiettivi e gestirli nel migliore dei modi.

La prima lezione del “Metodo Castello” di Massimo De Paoli

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