Viaggio a Madrid: il “Wanda Metropolitano”

9 amici che in passato hanno condiviso insieme bellissimi ricordi (soprattutto calcistici), un addio al celibato, una incredibile città…
E’ l’inizio di un bellissimo weekend appena trascorso a Madrid, città oltretutto patria del calcio che conta.
L’ottimo bilancio di questi tre giorni è stato “”offuscato”” da un piccolo ma fastidioso rammarico: quello di non esser riusciti ad assistere dal vivo alla partita di Liga ATLETICO MADRID- CELTA VIGO e la punizione capolavoro del Dio Griezmann.
Il pensiero mi ha innervosito per tutta la serata di sabato, al punto che diventava fondamentale compensare in altra maniera….no, nessun riferimento all’alcool!!!!
Così, nella mattina precedente al ritorno in patria ci ricordiamo di avere qualche ora libere da dedicare a un po’ di “cultura”.
La prima idea era quella di accontentare il nostro compare che reclamava una visita al Bernabeu, essendo l’unico a non aver mai avuto questo privilegio prima.
Dopo un attento confronto tra il gruppetto rimasto, si opta per il nuovissimo Wanda Metropolitano, casa dell’Atletico Madrid, per accontentare tutti.
Partiamo in taxi dal nostro hotel nel centro della città e in circa 15 minuti siamo lì.
Il colpo d’occhio è notevole: un capolavoro, c’è poco da fare. Lo stadio fu inaugurato nel 1994 come impianto per l’atletica, e venne poi ristrutturato una volta acquisito dal Comune di Madrid. Dopo una costosa ristrutturazione, nel settembre 2016 diventa la casa dell’Atletico di Madrid e viene inaugurato alla presenza del Re Felipe VI.
Come vediamo dalle foto, i lavori non sono ancora terminati.



Una volta davanti allo stadio, acquistiamo i biglietti al prezzo di 18€ l’uno e iniziamo il tour.


Iniziamo il viaggio dall’accesso al palco Vip, e ci imbattiamo in qualche attimo di emozionante batticuore di passione calcistica pura e violenta:

Proseguiamo il tour attraversando la zona interviste, e ci buttiamo nella zona di ingresso in campo. Finalmente riusciamo ad entrare: inevitabilmente andiamo a sederci sulla panchina del “Cholo”, godendoci quel rilassante silenzio e provando ad immaginare cosa significhi essere soli su quella panchina sotto 67000 persone…brividi!
Spezzato a fatica l’incantesimo del momento, il percorso del tour ci indirizza verso gli spogliatoi e la sala interviste…praticamente un cinema!


E’ora di uscire, godendoci anche il gentile omaggio di un succo di frutta all’ace, e di buttarci nel minuscolo, quasi insignificante, museo, oltre che nel tradizionale store per acquistare qualche gadget. Molto particolari le targhe sulla pavimentazione in onore dei giocatori della storia dell’Atletico.
Proviamo a prendere la metropolitana per raggiungere l’aeroporto, proprio nella stazione sotto lo stadio. L’organizzazione della metro forse è da rivedere: stadio aeroporto in taxi, scelta che abbiamo poi sposato, 5 minuti. Stadio aeroporto in metro, 1 ora!!!! NON BENISSIMO!

Così, da veri malati di calcio, ci godiamo l’esperienza appena vissuta in attesa del rientro in Italia…purtroppo incoscienti del “drammatico” viaggio di ritorno scandito da 3 ore di ritardo e varie turbolenze in volo!
Grazie Madrid, è stato un piacere.
Spero di essere riuscito nell’intento di trasmettermi un pochino di emozione e di “cuore colchoneros”.
CORAJE Y CORAZON