Portiere in gioco

Prendo spunto dalla partita ieri sera per spiegare l’esercizio di oggi. Ieri sera con i ragazzi più grandi abbiamo giocato contro una squadra molto organizzata soprattutto nella fase difensiva che aspettava lo sviluppo del nostro gioco e poi sfruttava le ripartenze con giocatori molto veloci che puntavano diritto alla porta per fare goal.
In questa situazione abbiamo cominciato a sviluppare gioco con pazienza muovendo la palla con una serie di passaggi per creare spazio. Fondamentali sono stati oltre alla tecnica del passaggio i tempi giusti con cui velocizzare e ritardare l’azione per tenere la palla lontana dai loro attaccanti.
Quando siamo andati in vantaggio la squadra avversaria ha dovuto aumentare la pressione sul nostro portatore di palla per recuperare il gioco. Tenendo fede al nostro gioco iniziale abbiamo continuato a creare superiorità muovendo la palla anche sotto la pressione degli avversari. Fondamentale per questo tipo di gioco diventa il portiere che crea superiorità diventando un giocatore che riceve la palla ed effettua il passaggio di ritorno, in genere per cambiare campo oppure solo per mettere fuori tempo l’attaccante.

Per abituare i ragazzi a questo tipo di gioco creiamo un esercizio dove in un quadrato giochiamo un 2 vs 2 con due portieri l’uno di fronte all’altro. L’obiettivo è che i portieri acquisiscano sicurezza nell’usare i piedi per aiutare i compagni a conservare il possesso trasformando così il gioco in un 3 vs 2. Mentre l’attività avanza, la pressione viene applicata ai portieri.
Nel ruolo dei portieri facciamo ruotare tutti i giocatori perché diventa fondamentale nel gioco che abbiamo sottolineato all’inizio che ci sia sempre un giocatore pronto a creare superiorità numerica a sostegno del gioco. La squadra che compie 5 passaggi di fila ha il goal. La squadra che arriva a 3 goal ha vinto e poi si fanno girare i ragazzi nei vari ruoli.
Nel compiere il passaggio di ritorno i portieri (o i giocatori che hanno preso il loro posto) devono mantenere costante il ritmo delle giocate andando nella posizione giusta per ricevere il passaggio e guardando il movimento dell’attaccante per effettuare il passaggio di ritorno.
Quando i ragazzi che giocano sulle sponde cominciano ad ingranare possiamo introdurre il limite dei due tocchi per far ragionare sui movimenti preventivi e di gestione del primo tocco della palla.

Successivamente possiamo introdurre altre due giocatori sponda che giocano con la squadra in possesso per lavorare sia in ampiezza che in profondità. Se allunghiamo e allarghiamo il campo meglio aumentare anche i giocatori che si fronteggiano in un 3 conto 3 o un 4 contro 4.
Personalmente tengo le dimensioni del quadrato ridotte perché voglio che ci sia pressione costante sui giocatori esterni che devono trovare i tempi giusti per muoversi e ricevere e ridare il passaggio visto che l’obiettivo è su quello.