Calcio…innamorarsi ancora!

Ho passato l’ultima settimana della mia vita sdraiato dolorante sul divano, davanti al televisore, in preda all’influenza più potente che abbia mai affrontato nei miei 29 anni di vita.
Il tempo è passato molto lentamente e, come era ovvio che fosse, ho cercato conforto nei canali calcistici. News, repliche di partite, mercato sempre vivo, interviste…ormai io e la Premier League e la Champions siamo entità uniche.
Ma soprattutto, la notizia bomba degli ultimi giorni è arrivata ieri:

Sicuramente una mossa molto coraggiosa quella della dirigenza dell’Inter, che ha lasciato spiazzata mezza italia e creato migliaia di dibattiti in giro per la rete.
Da umile tifoso del Parma ne ho patite di tutti i colori negli ultimi 5 anni, ma nel mio piccolo ho sempre avuto esempi ben chiari di cosa volesse dire portare con signorilità la fascia da capitano al braccio.
Tutti esempi vicini come filosofia, tornando con le giuste proporzioni all’Inter, all’ultimo grande capitano Javier Zanetti, immenso uomo, immenso giocatore.
Ho speso giorni, ore e minuti della mia vita in passato a chiedermi come l’amore del popolo nerazzurro per Pupi potesse essere stato rimpiazzato da quello per un personaggio umanamente molto più discutibile (per essere buoni) quale Mauro Icardi.

Icardi provoca: l’Inter gioca e lui posta una foto con Wanda
Francamente non l’ho mai voluto e potuto accettare e, sinceramente, questo andazzo diffuso sia delle curve ma anche delle DANNATE società di idolatrare cavalli pazzi e completamente tatuati mi faceva parecchio, parecchio male.
Per fortuna, la mossa di un maestro chiamato Giuseppe Marotta ha ridato un po’ di dignità a questo calcio malato, fatto di società schiave dei capricci di calciatori mercenari e viziati e dei loro procuratori (o procuratrici).
Allo stesso tempo leggere gli insulti dei tifosi all’ormai ex capitano e a sua moglie e agente Wanda Nara, ovviamente nei limiti dell’umano, mi ha acceso una grande scintilla nello stomaco e mi ha fatto capire che il tifoso italiano ancora ha un cuore pulsante e ancora sogna BANDIERE che questo cuore lo facciano scaldare e battere all’infinito.

Un nostalgico come me potrebbe commuoversi e versare qualche lacrima pensando a gente come Sergione Pelissier, per non citare i soliti nomi storici che sono scontati in questi casi.
Ma oggi credo sia giusto dedicare la parte più profonda dell’amore per il calcio ad un personaggio che sta incantando l’Italia.
Lui non è tatuato fino alla testa, non ha pettinature strane e non vive sui social network. Anzi sembra amare quel look genuino e sponteneo, così come il suo modo di fare, da bravo ragazzo.
Oltre ad essere molto dotato tecnicamente, parlano di lui come un grandissimo lavoratore e tutti noi possiamo vedere la bellezza di ciò che mente in campo senza sosta fino all’ultimo minuto.
Quando vi chiederete chi potrebbe essere un prossimo personaggio da amare, non potrà che venirvi in mente lui.
Martedì, in cui ha ottenuto il record di giocatore italiano più giovane ad aver segnato una doppietta nella storia della Champions League.
Ma la vera cosa da brividi è stata la sua corsa spontanea e rabbiosa sotto la Sud dopo ognuno dei due gol: dopo la partita, Nicolò ha infatti dichiarato di non aver parole e di sperare in tanti altri gol sotto quella curva.
Un ragazzo innamorato del calcio, un ragazzo innamorato della maglia che indossa e che lo sta consacrando. SIGNORE E SIGNORI….NICOLO’ ZANIOLO.
