Possesso palla – Le 4 porte

In questi nove anni di carriera da allenatore, ho insistito fino alla nausea con esercitazioni riguardanti il possesso palla; raramente ho finito un allenamento senza il caratteristico “via, dentro il quadrato!”.
Sono sempre stato, anche da giocatore, un convinto utilizzatore del pallone per arrivare alle soluzioni: pochissime parole, qualche cinesino, qualche esercitazione e massima libertà di cercare o creare soluzioni per arrivare all’obiettivo per i ragazzi.
Generalmente ciò che cercavo prima di tutto ad inizio stagione di fronte a ragazzi appena conosciuti, era verificare la loro serenità nel gestire il pallone in mezzo al campo e la loro capacità di prendere delle scelte.
Ciò che negli ultimi anni sto quotidianamente verificando è che, probabilmente, il modo di lavorare cui i calciatori di oggi sono abituati è quello di eseguire spudoratamente quello che un adulto lo obbliga a fare, “vai qui” “vai là” “dalla a lui” ” di là” “tira” “vagli dietro” ecc ecc. Di conseguenza…giocatori incapaci di ragionare e prendere scelte, tema molto attuale nel campo dell’educazione della persona.
Non c’è niente di più bello invece che buttare questi ragazzi dentro al campo (come riscaldamento, in mezzo all’allenamento o alla fine…COME SI VUOLE!) ,con uno, due, tre palloni mille palloni, per costruire allenamento dopo allenamento situazioni piene di ostacoli da superare imparando a gestire il pallone con tranquillità e la situazione di gioco.
La fantasia fa da padrona in queste circostanze, gli obiettivi di ogni allenatore sono diversi, ma si possono adattare al campo del possesso palla.
Una semplicissima esercitazione, fin troppo, ma molto efficace, e la seguente:
Costruiamo un quadrato stretto, e su ogni lato posizioniamo una porta. Avremo quindi 4 porte, ogni porta sarà “valida” per tutte le squadra.
Inizialmente parto sempre lasciando loro la libertà di giocare, senza vincoli. Sicuramente all’inizio risulteranno spaesati, e utilizzeranno solo una porta come sono abituati a fare sul classico campo della domenica.
Con il tempo ed un po’ di insistenza, verrà automatico già con il primo controllo cercare la porta diversa già con il primo controllo, per portare velocemente la palla nel lato debole dell’avversario, dove non c’è la palla.
Arriveranno tagli alle spalle dei difensori, arriverà la ricerca dell’ampiezza, arriveranno le sponde. Curando un obiettivo alla volta, verranno perfezionate le soluzioni trovate dai ragazzi.
La disponibilità di 4 porte permette anche nel tempo di assegnare ad ogni porta o ad una coppia di porte, un modo diverso per segnare.
esempio (a seconda dell’obiettivo) :
porta 1-4 sovrapposizione- ricevo la palla dietro la porta dopo essermi sovrapposto.
porta 2-3 ricevo palla alta tagliando dietro il difensore.
Le opportunità sono infinite, basta solo lavorare con la fantasia. La cosa importante è che i nostri ragazzi lavorino con la loro testa e sperimentino le loro idee e soluzioni gestendo l’ostacolo della pressione avversaria con serenità. Troppo spesso si vedono palloni buttati per paura del giocatore in arrivo.
E’ giunta l’ora di insegnare a giocare con il pallone.