SIR ALEX: il Mister

Sir Alex Ferguson, nome completo Alexander Chapman Ferguson (Glasgow, 31 dicembre 1941), è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore scozzese, di ruolo attaccante.
È considerato uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi, nonché uno dei manager più carismatici e influenti della storia.
Con il Manchester United, che ha guidato ininterrottamente per 27 anni (dal 1986 al 2013), ha conquistato:
2 Champions League
1 Coppa delle Coppe
1 Supercoppa UEFA
1 Coppa Intercontinentale
1 Coppa del mondo per club
13 Premier League
5 FA Cup
4 League Cup
10 Community Shield.
In precedenza aveva condotto l’Aberdeen alla conquista di
1 Coppa delle Coppe
1 Supercoppa UEFA
3 Scottish Premier League
4 Scottish Cup
1 Scottish League Cup.
Nel luglio 1974 inizia la sua carriera di allenatore con l’East Stringshire per passare alla squadra del Saint Mirren che riesce a portare nella massima serie nel 1977.
L’anno successivo la squadra ottiene la salvezza, ma viene comunque esonerato.
Trova un ingaggio con l’Aberdeen: nel 1980 vince il campionato; nel 1982 l’Aberdeen conquista la Coppa di Scozia battendo in finale i Rangers per 4-1.
L’anno successivo centra un treble, vincendo la Coppa di Scozia, la Coppa delle Coppe 1982-1983 (battendo 2-1 il Real Madrid) e la Supercoppa Europea battendo l’Amburgo.
Nel 1984 ottiene il double campionato-coppa nazionale; l’anno successivo, l’ultimo titolo scozzese.
Contemporaneamente all’incarico di manager dell’Aberdeen accetta anche quello di commissario tecnico della Nazionale scozzese che ricopre dal 16 ottobre 1985 al 13 giugno 1986. Partecipa quindi ai Mondiali 1986, con la Scozia che viene eliminata al primo turno.
Il 6 novembre 1986 è ingaggiato dal Manchester United, dove rimarrà per 27 stagioni.
Il primo trofeo arriva dopo tre anni e mezzo, con la Coppa d’Inghilterra 1990.
Da allora apre un ciclo di 38 trofei, a livello nazionale e internazionale, arrivando alla conquista di un treble nella stagione 1998-1999 con il suo United che vince il titolo nazionale davanti all’Arsenal, sconfitto anche in semifinale di FA Cup.
In Champions League, dopo aver passato il turno nel girone che comprendeva anche Barcellona e Bayern Monaco, i Red Devils sconfiggono l’Inter ai quarti di finale e la Juventus in semifinale.
In finale, gli inglesi battono il Bayern Monaco, segnando due gol nel finale con Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjær dopo essere stati in svantaggio fino al novantesimo.
Nel 2007-2008 gli uomini di Ferguson si aggiudicano: Community Shield contro il Chelsea di José Mourinho ai calci di rigore; la Premier League; la UEFA Champions League, a Mosca, contro il Chelsea ai calci di rigore.
Il 19 dicembre 2010 realizza il record di giorni consecutivi (8811) alla guida del Manchester United, precedentemente appartenuto a Matt Busby.
Il 9 gennaio 2012 a Zurigo, durante la cerimonia per l’assegnazione del Pallone d’oro a Lionel Messi, gli viene conferito il FIFA Presidential Award come premio alla carriera.
L’8 maggio 2013 comunica, attraverso il sito ufficiale del Manchester United, l’intenzione di ritirarsi dall’attività di allenatore al termine della stagione 2012-2013.
L’ultima partita di Ferguson con i Red Devils è un pareggio per 5-5 sul campo del West Bromwich Albion.
FARE SQUADRA
Ferguson viene ingaggiato nel 1986, l’anno di Crocodile Dundee, Chernobyl e la deregulation del Bing Bang dei mercati finanziari di Londra.
Le sorti della squadra vacillavano e i giocatori avevano fama di alzare un po’ troppo il gomito e non dare grandi risultati. Il patron era Martin Edwards, rampollo di una ricca industria di lavorazione delle carni di Manchester. Oggi il Manchester United è una Spa. quotata alla borsa di New York, con i Glazer della Florida come azionisti di maggioranza.
“«La grandezza di Sir Alex è essere riuscito nella parte più difficile della leadership, ovvero applicarla alla vita di tutti i giorni. È lì che cadono quasi tutti in fallo, è difficile riuscirci»”
Sir Alex non è andato a scuola di leadership, non ha seguito dei master, si è sempre affidato al suo istinto ed imparando strada facendo.
Ferguson:
«Uno degli studenti di Harvard mi ha chiesto cosa so oggi che avrei voluto sapere trent’anni fa: …. la comunicazione! Quando ero più giovane volevo dominare il mondo e fare tutto». È stato dopo che ha imparato a capire il valore di saper delegare agli altri. [È stata] la migliore cosa che abbia fatto; perché quando sei nel mezzo di un allenamento, guardi solo dove sta la palla. Quando uscivo dal campo… avevo una visione più ampia.
A volte non è importante quello che vedi sempre, ma quello che ti perdi».
Ci sono cose che non ha mai cambiato:
«Volevo lavorare sui giovani e gettare le fondamenta che fanno una società calcistica, una buona società calcistica, più che una buona squadra» racconta.
Un altro punto essenziale della strategia di Ferguson era il controllo sui nuovi acquisti.
Una volta si è persino presentato a una festa per farli andare a letto.
«Avevo visto cosa succedeva quando un allenatore non aveva la forza di trattare con i grandi giocatori e mi dicevo: Che razza di allenatore sei se non hai le palle per tenere a bada quei ragazzi? E non ho mai cambiato atteggiamento: se sgarrano, li metto in punizione. Se sei coerente, chi lavora per te sa chi sei. Quando qualcuno cambia di continuo, crea una specie di confusione, la gente dirà: ma come, ieri voleva andare sulla Luna e adesso vuole andare su Marte…»”
La coerenza di avere quella voglia profonda di essere al timone ed eccellere e impegnarsi senza mollare mai, è lì che la maggior parte della gente cede.
Prima di tutto Ferguson voleva vincere. Ancora oggi si pente che il Manchester United non sia riuscito a battere il record del Liverpool di cinque Champions League. Lui voleva semplicemente dare obiettivi molto elevati: «Era per aiutare a credere di poter fare cose che altrimenti non avrebbero mai pensato di essere capaci di fare».
A seguire alcuni dei comandamenti che Ferguson ha osservato nell osvolgimento del suo lavoro.
Guarda le persone, impara da loro
Una delle capacità di definizione di un buon leader è: colui che è osservatore di chi lo circonda.
Riconoscere la differenza tra talento e fame
Un altro motivo chiave del successo di Sir Ferguson è la sua attenzione alla fame, piuttosto che al talento. Il talento ha un valore evidente per una squadra, ma se l’individuo non viene al lavoro ogni giorno guidato a fare meglio del giorno precedente, allora quel talento sarà usato in modo inefficiente o, peggio, per niente. Una persona con più miti talenti, ma che ha una forte etica del lavoro, farà un uso molto più grande delle sue abilità e di solito sarà un membro della squadra molto migliore.
Sii disposto ad essere disciplinato
Una mancanza di disciplina può danneggiare il successo a lungo termine di qualsiasi squadra in quanto può portare gli altri membri della squadra a diventare indisciplinati, e la squadra in generale può iniziare a perdere la coesione.
Tieni d’occhio il futuro
Costruire una squadra eccellente per il qui e ora può dare risultati a breve termine, ma quando i membri del team di quella squadra partono, si può creare un vuoto di talento alle spalle.
Una delle cose più efficaci che Sir Ferguson ha ottenuto durante la sua carriera è quella di creare squadre che abbiano una forte linea di giovani talenti per imparare, supportare e alla fine sostituire l’attuale schiera di “eroi”.
Un grande leader capisce che lo sviluppo delle competenze all’interno di una squadra non si basa su nessun singolo individuo, ma è piuttosto una risorsa collettiva che il gruppo contribuisce a migliorare nel corso degli anni.
Stabilire una cultura in cui non ci sono eroi
Per Sir Ferguson non ci sono scuse per nessun leader che non si concentri sul team; “assicurati che ogni membro del team capisca di avere il proprio ruolo da svolgere e che ognuno di essi sia importante per lo sforzo complessivo.
L’attaccante della squadra potrebbe essere il primo a segnare, ma senza la forte linea difensiva e dei giocatori con l’abilità di passare la palla attraverso la difesa dell’avversario, la squadra continuerà a perdere.
Allo stesso tempo, è importante avere altri leader all’interno della tua organizzazione e persone che il team può considerare “capitani” quando non ci sei.
Non essere il collo di bottiglia per le prestazioni.
IPSE DIXIT
“I had to lift players’ expectations. They should never give in. I said that to them all the time: “If you give in once, you’ll give in twice.”
“Ho dovuto alazare le aspettative dei giocatori. Non dovrebbero mai arrendersi. Gliel’ho detto tutto il tempo: “Se ti arrendi una volta, ti arrenderai due volte”.
“I’ve never played for a draw in my life.”
“Non ho mai giocato per il pareggio in vita mia”
“Once you bid farewell to discipline you say goodbye to success”
“Una volta che hai detto addio alla disciplina, saluta il successo”
“There’s a reason that God gave us two ears, two eyes and one mouth. It’s so you can listen and watch twice as much as you talk. Best of all, listening costs you nothing.”
“C’è un motivo per cui Dio ci ha dato 2 orecchie, due occhi ed una sola bocca. Perchè tu possa ascoltare ed osservare il doppio di quanto tu debba parlare. Meglio di tutto: ascoltare costa meno”
“Perhaps the most important element of each activity is to inspire a group of people to perform at their very best. The best teachers are the unsung heroes and heroines of any society,”
“Forse l’elemento più importante di ogni attività è ispirare un gruppo di persone ad esibirsi al meglio. I migliori insegnanti sono gli eroi e le eroine non celebrati di ogni società ”
“In the long run principles are just more important than expediency.”
“Nel lungo periodo i principi sono più importanti degli espedienti.”
“The experience of defeat, or more particularly the manner in which a leader reacts to it, is an essential part of what makes a winner.”
“L’esperienza della sconfitta, o più in particolare il modo in cui un leader reagisce ad essa, è una parte essenziale di ciò che rende vincitore.”
“With young people you have to try to impart a sense of responsibility. If they can add greater awareness to their energy and their talents they can be rewarded with great careers.”
“Con i giovani devi provare a dare un senso di responsabilità. Se possono aggiungere maggiore consapevolezza alla loro energia e ai loro talenti, possono essere ricompensati con grandi carriere. ”
Solo i veri campioni escono e mostrano il loro valore dopo la sconfitta – e mi aspetto che lo facciamo.
Per concludere questa carellata una frase detta da Ferguson durante l’intervallo della finale di UEFA Champions League nel 1999.
“Alla fine di questa partita, la Coppa Europa sarà a soli sei metri e non potrete nemmeno toccarla se perdiamo. Per molti di voi quello sarà il momento in cui ci andranno più vicino…. Non osate tornare qui senza aver dato il massimo. ”
….sappiamo com’è andata a finire