Da appassionato di calcio giovanile ormai non riuscirei più a quantificare il numero di partite cui sono stato spettatore. Tra campionati, tornei, amichevoli posso sicuramente affermare che di ragazzi giocare ne ho visti tanti.

Osservando solo qualche minuto di gioco di una qualsiasi partita, ci accorgiamo che uno dei concetti più complicati da inculcare ai nostri calciatori  è sicuramente quello dello smarcamento.

Che cos’è lo smarcamento? La domanda potrebbe sembrare quasi inutile per noi adulti che qualche anno di calcio alle spalle lo abbiamo. Ma ricordiamo che a noi non interessano definizioni da enciclopedia Treccani; il nostro obiettivo è sempre quello di riuscire ad arrivare con una comunicazione chiara ai nostri ragazzi.

E’capitato infinite volte di dovere parlare di smarcamento con i miei giocatori, ma risultare efficace e semplice nella spiegazione non è sempre stato semplice.  Senza tanti giri di parole, cominciammo insieme a costruire una definizione di smarcamento.

“Qual è l’obiettivo dello smarcamento?” -La ricerca della zona luce, in cui riesca ad essere servito dal mio compagno senza avversari che impediscano la ricezione del pallone.-

Domanda successiva:” cos’è fondamentale per lo smarcamento? ” – Il contro movimento, ossia un movimento ad ingannare l’avversario, composto da un prima corsa opposta a dove voglio ricevere la palla e una seconda contraria alla precedente per andare a ricevere la palla.-

A questo punto dettate le regole fondamentali, vi mostro un video (che vidi per caso circa due anni fa) di una esercitazione molto semplice ma veramente molto efficace, che mostra 4 varianti di smarcamento in progressione.  Risulterà immediato creare varianti finalizzate all’azione d’attacco una volta ricevuto il pallone.

Buon lavoro!

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